A cura della Redazione
La coordinatrice IDV, Pina Piedipalumbo, torna sull’argomento rimpasto di giunta, tutt’altro che intimorita dopo il fuoco incrociato che ha subito insieme all’assessora Lilly Loster, a seguito di un precedente comunicato. Cosa c´era di scandaloso nelle sue parole? Semplicemente il richiamo alla coerenza nell’aspettare la conclusione prudenziale dei tempi “della legalità”. Ancora di più aveva destato inquietudine il sostegno espresso nei confronti del sindaco D’Alessio, che oggettivamente in questi giorni sembra essere in un fortino assediato dagli indiani. ”Stupisce la lettura del mio intervento, che è solo il richiamo al senso di responsabilità dell’amministrazione”. E’ un ruolo, quello di tutore della responsabilità e della legalità, che il partito dell’Italia dei Valori, in coalizione con il sindaco D’Alessio, ha conquistato sul campo ed assume a tutti i livelli. Può piacere o meno, ma è così. Se il professionista forense numero uno a Pompei, approdato nelle fila UDC, messo sotto indice, insieme a molti dei suoi, sul doppio fronte giudiziario e amministrativo, ha ritenuto, con il consenso di tutti, di fare un passo indietro mantenendo fuori dalla stanza dei bottoni personaggi inquisiti, non si vede quale novità giustifica il cambiamento di rotta. Si può cambiare ma la Piedipalumbo ha spiegato che non è il caso di prendersela con le due “signore IDV” che i questi giorni hanno bacchettato a dovere più di un "maschio maturo" della politica. “Nelle riunioni di maggioranza, luogo deputato al confronto politico per il nuovo assetto dell’esecutivo, il nostro partito non è stato convocato - ha denunciato la Piedipalumbo -. Più strano ancora è che nella vicenda si attacchi la Loster, che siede legittimamente in giunta. Chi dovrebbe dimettersi è il consigliere Raffaele Matrone – torna alla carica la Piedipalumbo, che nei confronti dell’ex mastelliano dimostra un’avversione politica viscerale -. Matrone ha tradito il mandato degli elettori - accusa, stigmatizzando il comportamento dell’ex alleato -. Dopo assurde pretese ha sbattuto la porta. Ora persevera in richieste a titolo personale, senza pensare che è stato fortunato ad entrare in consiglio comunale con solo centosettanta voti". Per quanto riguarda l’assessore Loster, dichiara che “l’unica persona legittimata a chiederne le dimissioni è il sindaco Claudio D’Alessio”. MARIO CARDONE