A cura della Redazione
Nella prima mattinata di mercoledì un turista spagnolo, Jesus Lipago Tabuencha, di 63 anni, è stato colpito da infarto sotto il portico dellantica Porta Marina, all´interno degli Scavi di Pompei. Dopo un primo intervento da parte dei volontari della Croce Rossa, il turista è stato soccorso dal medico del 118, che successivamente lo ha trasferito presso lospedale di Castellammare di Stabia. Il sindacato Cisl, che sullargomento ha emanato un comunicato, aveva erroneamente annunciato anche il successivo decesso dello spagnolo che invece versa i gravi condizioni. Loccasione ha fatto partire una vecchia polemica sullassenza della guardia medica nel pronto soccorso. Gli Scavi di Pompei, visitati da circa tre milioni di persone lanno, hanno lunico Pronto Soccorso al mondo senza la presenza di medici, nonostante lamministrazione aziendale sia ben a conoscenza dellalto numero di decessi avvenuti precedentemente, allo stesso posto, sempre per la stessa causa ha tuonato Antonio Pepe, responsabile della sezione aziendale sindacale Cisl. La verità è che non sono mai state apportate iniziative per renderlo efficiente. Questa volta ha concluso il sindacalista - auspichiamo che il Ministero accerti se sussistono responsabilità. La replica non si è fatta attendere ed è stata molto dura. "Gli scavi di Pompei sono una delle poche aree archeologiche italiane dove è attiva una forma di assistenza e di primo intervento sanitario al turista ha dichiarato il Marcello Fiori, Commissario Delegato per lemergenza nellarea archeologica di Napoli e Pompei. Smentita la morte del turista spagnolo è stato comunicato il regolare funzionamento dei presidi interni di sicurezza. In merito allintervento in soccorso del turista, il Commissario allemergenza ha precisato che i soggetti cardiopatici sono invitati dalla SANP, attraverso un regolamento di visita agli scavi, alla massima prudenza ed è consigliato laccesso da Piazza Anfiteatro, più agevole di quello di Porta Marina. Inoltre non esiste obbligo di legge che impone ad un museo di avere un presidio di pronto soccorso anche se la SANP ha disposto un servizio di primo intervento della Croce Rossa. Contemporaneamente, pur senza obblighi di legge, è in corso una convenzione con la Croce Rossa per listituzione di un presidio fisso di primo soccorso. Altri episodi del genere, del passato, verificatisi allinterno dellarea archeologica di Pompei, riguardavano, nella maggior parte dei casi, persone con precedenti problemi cardiopatici. La cattiva informazione sulle responsabilità e gli interventi di assistenza e di soccorso da parte della SANP - commenta Fiori - sono operazioni di diffamazione e di sciacallaggio, giocate sulle spalle dei turisti e dei volontari che prestano la loro opera nel servizio sanitario.
MARIO CARDONE