A cura della Redazione
“Non mi taglio la testa da solo” è la battuta con cui Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, ha tagliato la torta con la sua immagine, confezionata per l’occasione da un noto pasticcere di Pompei all’inaugurazione della magnifica sede del suo comitato elettorale. Poche parole di buon augurio ed un salto tra la gente (è la parola giusta perché il candidato di centrosinistra ha una passo da bersagliere) fino alla Casa del Pellegrino, dove è stato accolto da una folla straripante ed entusiasta. “Stiamo riscuotendo fiducia nella campagna elettorale perché abbiamo la fiducia ed il rispetto per la gente - è stato l’esordio del candidato a governatore della Campania -. Siamo militanti non mercenari della politica”. Ad accoglierlo ed a fare da padrone di casa il vice sindaco Ferdinando Uliano, assente Claudio D’Alessio (negli Stati Uniti D’America dove si è recato con una folta comitiva per ritirare un premio). Palesemente emozionato, Uliano gli ha donato a nome del primo cittadino e di tutta l’amministrazione comunale, il gres con il simbolo della città di Pompei, rivolgendogli l’invito augurale: “Vincenzo, dopo la vittoria devi venire a festeggiare a Pompei”. I nove miliardi di fondi FAS sottratti dal governo di centrodestra al Mezzogiorno, a vantaggio degli interessi delle regioni settentrionali è l’argomento principe portato da De Luca nel suo discorso a sostegno della sua elezione. “Stiamo portando avanti una battaglia di dignità” ha detto facendo un esplicito riferimento ai candidati condannati per prima istanza presenti nelle liste del centro destra. Altro argomento sono le presenze “pesanti” di de Mita, Mastella e Cosentino tra gli alleati del suo maggiore antagonista, destinato ad essere vincolato in caso di vittoria. “Io invece sono libero da ogni condizionamento”. Ha affermato De Luca svolgendo uno per uno i temi del suo programma elettorale: lavoro innanzitutto, politiche giovanili, sanità svincolata dal potere politico, meritocrazia, energia pulita, acqua pubblica, lotta alla delinquenza e soprattutto incentivazione del turismo. “Possiamo fare della Campania la prima regione turistica del mondo”. Ha detto agli astanti che lo hanno applaudito ed acclamato perché il turismo é musica per la gente di Pompei. Quando poi l’argomento viene trattato dal sindaco di Salerno, che ha dimostrato con i fatti di saperci fare, mettendo il secondo capoluogo campano in gara con i più rinomati siti nazionali in tema di sicurezza, ambiente ed accoglienza, allora c´è da fidarsi. MARIO CARDONE