A cura della Redazione
La prospettiva di lavori pubblici nelle zone periferiche di Pompei ha messo in moto iniziative d’incontro tra rappresentanti politici e della società civile dei paesi confinanti. L’occasione è stata propizia per rinverdire un’antica tradizione locale. Riguarda la stessa denominazione ”Croce di Pasella”, che oggi giorno contraddistingue tutto il rione della periferia occidentale di Pompei. Esso prende il nome da un antico tempietto con la croce, andato distrutto. Presso quel sito soleva raccogliersi in preghiera il Beato Bartolo Longo. Si chiamava più esattamente Croce dei Paeselli Vesuviani. Ora Don Ferdinando Ciani Passeri, il parroco della chiesa di San Giuseppe, sita a Torre Annunziata, sul territorio confinante con Pompei, intende ripristinare l’antica denominazione, apponendo in zona una targa alla memoria, in occasione della costruzione della rotonda da parte del Comune di Pompei. L’iniziativa di edilizia pubblica è stata occasione d’incontro, alla presenza di Don Ferdinando, tra politici e parrocchiani. E’ stato deciso che il comune di Pompei si accollerà la spesa della costruzione della rotonda, destinata a convogliare più ordinatamente il traffico intercomunale tra Pompei e Torre Annunziata. Dal canto suo l’Amministrazione della città oplontina si è impegnata alla sistemazione ed alla pulizia di via Plinio (limitatamente al tratto confinante). Intervento analogo interesserà via Carrara, la strada provinciale che circoscrive a sud la periferia di Pompei. In questo secondo caso è previsto l’intervento economico dell’Ente Provincia di Napoli a sostegno dell’iniziativa, che punta a snellire, con la costruzione di tre rotonde (la prima a via Carrara all’incrocio con via Mariconda, la seconda nie pressi di quello con via Molinelle e la terza con via Fontanelle) l’intenso traffico che interessa il territorio stabiese, attraversando quello periferico di Pompei. In questo secondo caso politici e residenti della periferia sud di Pompei si sono incontrati con quelli di Santa Maria la Carità e di Castellammare di Stabia al fine di mettere a punto le modalità applicative dell’intervento complessivo. Le riunioni sono risultate alla fine positive e partecipate. Toccherà all’assessore ai lavori pubblici di Pompei, Vincenzo Manocchio, stabilire tempi, modalità ed appalti dei lavori pubblici, che rientrano, insieme a tanti altri progettati della periferia, nella programmazione triennale delle opere pubbliche del Comune di Pompei. MARIO CARDONE