A cura della Redazione
"Pompei Viva" è lo slogan assegnato a tutta una serie di manifestazioni ed, insieme, il nuovo modo che viene suggerito per visitare l’area archeologica più importante d’Europa. Scoperte ‘in diretta’, visite multimediali, la stagione estiva con l’opera lirica nel restaurato teatro Grande, percorsi per bambini e cicloamatori ed inoltre l’apertura l’ Archeoristorante. Ce n’è per tutti i gusti e tutte le aspettative. ‘Pompei viva’ é uno slogan sicuramente coniato dal Commissario delegato Marcello Fiori che, a quanto pare, si sente gratificato nel ruolo di promoter d’eccezione, da interventi di contrasto contro il degrado all’esterno del parco archeologico (nella Pompei moderna) causato dall’abusivismo dilagante. L’intento della direzione degli Scavi è di valorizzare la conoscenza, la tutela e la valorizzazione di uno dei siti archeologici più straordinari del mondo. L’iniziativa è partita a San Valentino con una Cantiere evento (Casa dei Casti Amanti) dove si possono seguire le scoperte archeologiche ‘in diretta’. Sono previste per l’estate 2010 visite multimediali, spettacoli, percorsi tematici, mostre e gastronomia dei sapori campani doc. Sono numerose le novità del programma in cartellone, ad iniziativa del Commissario delegato per l’area archeologica di Pompei Marcello Fiori e dalla Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei. Esse, secondo un comunicato diffuso alla stampa “stanno cambiando il volto degli Scavi vesuviani, sempre più fruibili e accessibili”. "Se Pompei è un’emozione… Pompei Viva è un’esclamazione di gioia", ha commentato Fiori, presentatore delle attività 2010 alla BIT di Milano, nello stand della Regione Campania insieme all’assessore al Turismo Riccardo Marone. “Pompei è il ricordo di una tragedia ma anche una città viva, che ancora oggi racconta se stessa, i suoi abitanti e il suo vivere quotidiano attraverso gli oggetti, i dipinti, le architetture. Una città che produce vino dalle proprie fertili vigne e cibo dai propri orti. Una città dove presto torneranno, grazie al restauro del teatro, le diverse forme di espressione artistica già presenti e importanti in epoca romana. Le botteghe torneranno a rianimarsi e con esse il fremito della vita. Pompei – ha sottolineato il Commissario – è una città che parla il linguaggio universale dell’uomo e dei suoi valori, che non smette di insegnarci l’indistruttibile lezione della sua storia. Queste sono le ragioni del nostro lavoro e del nostro massimo impegno”. MARIO CARDONE