A cura della Redazione
I cento arzilli vecchietti dellassociazione Bartolo Longo hanno fatto resistenza contro lAmministrazione Comunale che, a loro dire, vuole metterli in mezzo alla strada. Si sono rifiutati di lasciare spontaneamente la stanzetta a piano terra del Municipio (lato via Sacra) che avevano ricevuto in comodato gratuito una trentina danni fa. Si sono rivolti alla Procura della Repubblica, al Prefetto di Napoli, al comando dei carabinieri ed alla stampa per reclamare tutela contro una delibera che loro ritengono ingiusta ed arbitraria. Il fatto che il Comune adduca problematiche di messa a norma del locale assegnato allassociazione (mancanza di servizi igienici per donne e disabili) costituisce, secondo il presidente e gli iscritti del Bartolo Longo, una scusa bella e buona, avallata dalla coincidenza dellapertura di un centro sociale a Pompei, dove lAmministrazione comunale intenderebbe dirottarli, quasi forzatamente. Il centro sociale Gaudium, sito in una palazzina che costa alla comunità cinquemilacinquecento euro lanno, è composto di tre appartamenti su tre piani. Gli anziani di Pompei si dovrebbero riunire al primo piano. I soci del Bartolo Longo contestano il loro trasferimento nel nuovo centro per il semplice motivo che, sempre secondo loro, troverebbero gli stessi difetti ambientali (anzi, forse maggiori) di quelli stati contestati.. E una polemica che si porta avanti da alcuni mesi tra ispezioni Asl, delibere, lavori svolti in economia dallassociazione e conclusioni amministrative. Il fatto è che il sindaco DAlessio e la giunta intendono trasformare lo storico Palazzo De Fusco in un museo ed intendono liberare da estranei tutti i locali dello stabile. Oggi sinaugura larchivio storico che è solo la partenza di un programma ambizioso, che intende dotare la città di un luogo della memoria. Gli anziani del Bartolo Longo sono stati invitati a sloggiare ma loro hanno contrapposto argomenti contrastanti. Staremo a vedere chi la vincerà alla fine della partita.
MARIO CARDONE