A cura della Redazione
E´ giallo sul ritrovamento da parte dei carabinieri di uno zainetto contenente divisa e paletta dei carabinieri in un´abitazione di Pompei. A sentire la versione del consigliere comunale di maggioranza, Carmine Cirillo, sembrerebbe che qualcuno, con l’intenzione d’incastrarlo nella vicenda che ha coinvolto il fratello, l’abbia messo nel sottoscala esterno alla sua casa ma dentro la sua proprietà, che però, a suo dire, non ha il muro di cinta. “Lo zainetto è stato notato da mia figlia, quando è rincasata domenica notte (verso l’una) – ha spiegato il consigliere, che con la sua lista “Popolari per Pompei” è passato tra i sostenitori della campagna elettorale del sindaco D’Alessio, dopo averlo avversato per cinque anni nell’amministrazione precedente –. Data l’ora ho rimandato alla mattina dopo la denuncia ai carabinieri, ma sono arrivati prima loro”. Cirillo si difende sostenendo la tesi che l’unico suo errore è stato quello di non denunciare per primo la presenza dello zainetto nella sua proprietà. “Me l’hanno detto anche i carabinieri che avrei fatto bene ad avvisarli il giorno prima, mentre loro sono piombati la mattina dopo sulla base di una segnalazione anonima”. Bisogna ricordare che Carmine Cirillo abita in una palazzina insieme al fratello, con un salone di carrozziere al piano terra, dove Ferdinado Cirillo esercita il mestiere di carrozziere. Il sequestro giudiziale è inerente al blitz dei carabinieri della settimana precedente che ha portato all’arresto di Giuseppe Ranieri del clan Pesacane, su cui pendeva un mandato di cattura a seguito di una sentenza di corte d’appello a tre anni otto mesi e quindici giorni di carcere. Nell’ispezione successiva dell’intera palazzina, sita nella contrada di Tre Ponti, i militari dell’arma hanno trovato reperti archeologici all’interno dell’abitazione del già pregiudicato Ferdinando Cirillo. “In quell’occasione – ha spiegato il fratello Carmine – hanno ispezionato tutta la proprietà, entrando anche in casa mia”. Se vogliamo attenerci all’attestazione del consigliere comunale, rafforzata dalla contestuale dichiarazione dell’assenza di contestazione di reati a suo carico, se ne deduce che qualcuno deve avergli propinato uno “scherzo” di cattivo gusto, considerato che è ormai prossimo nel periodo di Carnevale. Ampie e distese le indagini, ancora in corso, orientate su diversi versanti e con ipotesi intricate ed inquietanti. Intanto, sul piano politico, il segretario Domenico Mancino ha convocato per questa sera il direttivo del Partito Democratico. Corre voce che sarà vagliata la vicenda di Carmine Cirillo che, anche se ha partecipato alle ultime elezioni amministrative con una lista autonoma, ha aderito al Partito Democratico, partecipando attivamente all’ultimo congresso. MARIO CARDONE