A cura della Redazione
Ancora ombre, purtroppo, per il bilancio del Comune di Pompei, che già non gode di ottima salute. Insorgono dalla delibera di giunta sull’accordo bonario che il RUP Andrea Nunziata è stato autorizzato a sottoscrivere con la società edile PA.CO. In soldoni, se arriverà l’O.K. del consiglio comunale, saranno impegnati 450mila euro da pagare in tre rate che prevedono la seguente copertura: 100 mila euro da fondi rivenienti dal Santuario di Pompei, il resto dall’incasso degli oneri di urbanizzazione da parte della Coop 7 (ristrutturazione sito aticarta) e dai proventi di condono edilizio. Il dirigente Verdoliva ha chiarito che la spesa i questione non rientra tra i debiti fuori bilancio perché “non accresce l’utilità e l’arricchimento del patrimonio dell’Ente”. I lavori pubblici, eseguiti in via esecutiva dal Comune di Pompei riguardano il restauro e il risanamento conservativo delle ex case operaie del Santuario di Pompei. L’operazione a tre (Comune, Santuario e Regione) ha suscitato una montagna di polemiche sia per le modalità con cui è stata posta in essere che per l’andamento, la qualità ed i risultati dei lavori edili. La Regione Campania è intervenuta con il finanziamento di 3milioni400 euro. Il Santuario si é impegnata per 1milone100milaeuro. Al Comune di Pompei, è toccato il ruolo di gregario: svolgimento della gara d’appalto e controllo dei lavori. Risultato: si è beccato la gestione (tramite il RUP Andrea Nunziata, che ha rilevato l’incarico da Michele Fiorenza) il contenzioso, che tramite una commissione paritetica ha portato al lodo con la ditta PA.CO sulle maggiori spese che ha sopportato per “andamento non razionale e rallentamenti (ndr. Come il fermo dovuto ai sondaggi effettuati in corso d’opera dalla Soprintendenza archeologica) da parte della stazione appaltante” nel corso di 10 stati d’avanzamento. A regime le richieste dalla PA.C0. da oltre un milione e mezzo di euro sono state riconosciute per 787 mila euro, portate in transazione alle 450 mila euro. Rivelative le raccomandazioni del dirigente finanziario del Comune di Pompei. “ Data la gravosa incidenza dell’operazione sui prossimi bilanci, che distoglierà congrue risorse ai programmi dell’amministrazione, si raccomanda la regolarità di tutti i passaggi del provvedimento, una puntuale istruttoria delle deliberazioni, corredati dagli atti da dove si evince il vantaggio dell’operazione, la congruità della spesa, ma anche le eventuali responsabilità che hanno determinato i ritardi”. Oggi pomeriggio, dopo la riunione dei capogruppo, si saprà se il Presidente Serrapica inserirà all’ordine del giorno del consiglio comunale del 30 prossimo la delibera sulla la variazione di bilancio per l’importo di 450 mila euro che da il via al compromesso. Molte le riserve da parte anche politici, anche della maggioranza. Risulta che il sindaco D’Alessio si sta attivando per trovare una soluzione “politica”. MARIO CARDONE