A cura della Redazione
Siamo convinti che il PDL debba essere un partito plurale, con sensibilità politiche e culturali di diversa provenienza, unite da obiettivi concreti volti al bene comune. Per tali motivi abbiamo lanciato la proposta di demandare alla base militante del costituendo partito le scelte di classe dirigente e strategia politico amministrativa a Pompei. Nello stesso tempo sosteniamo che la politica della criminalizzazione dell’avversario politico così come è deleteria e insostenibile a livello nazionale, lo è, forse più, a livello locale. Non riconoscere, poi, che la coalizione del Sindaco D’Alessio ha stravinto le elezioni ed è legittimata a governare la città è miopia politica frutto di rancori personali e della ricerca di alibi per nascondere il proprio insuccesso! Se tali considerazioni hanno fatto perdere il self-controll al dott. Genovese ci dispiace perché non era questo l’obiettivo del nostro argomentare. Noi vogliamo confrontarci civilmente e liberamente col dott. Genovese e con tutti coloro che vogliono contribuire al passaggio del PDL da espressione elettorale a struttura di partito. Ma lo vogliamo fare alla luce del sole, con regole certe e selezione della classe dirigente basata sul consenso e non sull’autoinvestitura. Non comprendiamo il perché del livore del comunicato del dott. Genovese e della sedicente dirigenza locale ( nomi, cognomi e lettere di incarico per favore). Vorremmo capire piuttosto a chi ed a cosa si riferisce il dott. Genovese allorché parla di “ sedicenti”, di “accattonaggio politico”, di “negazione della collegialità ”, “immoralità”, “ tradimento del senso di appartenenza”, perseguimento di “esigenze personali o familistiche” “vantaggi personali “, “ estemporaneità”, di “attacchi”( quali , come e di chi?). Perché non fa nomi e cognomi e illustra fatti e circostanze? Magari in un pubblico confronto? Riteniamo di dover partire dagli iscritti legittimi e legittimati per il 2009 (quelli di Forza Italia ed Alleanza Nazionale) per stabilire regole e incarichi, a cominciare da quello di capogruppo consiliare, per finire al comitato politico ed al comitato costituente del partito. In tale logica ci sentiamo di fare appello a tutti coloro che si identificano con il Popolo delle Libertà a ricucire le diaspore elettorali ed a unirci per avviare la costituzione a Pompei del partito della gente e non di pochi intimi! COMUNICATO AZIONE GIOVANI POMPEI