A cura della Redazione
Un nuovo caso di malore nella mattinata di ieri all´interno degli Scavi archeologici di Pompei. In questo circostanza l’intervento immediato del personale di sorveglianza ha impedito una nuova vittima dell’imprudenza di avventurarsi sotto il sole d’agosto su un percorso impervio. La visita negli Scavi andrebbe affrontata con mille precauzioni. Altra polemica, che si accende ogniqualvolta si verifica un caso del genere, riguarda la mancanza di idoneo presidio di pronto soccorso, munito e di mezzo di trasporto adatto per il percorso degli Scavi (archeoambulanza). E’ toccato a Vaquier Martine una turista parigina di 55 anni ad essere soccorsa dal custode Francesco Cesarano, che l’ha notata accasciata a terra presso la Casina dell’Aquila. Accortosi che la donna accusava problemi il custode ha dato l’allarme alla Croce Rossa per il pronto soccorso. E’ stato chiesto intervento sul posto del medico di servizio al 118 che dopo le prime cure, dopo circa un’ora, alle 14,45, si è deciso il trasporto della donna all’Ospedale di Castellammare di Stabia. La turista è stata prima portata a spalla dagli addetti della Croce Rossa all’autoambulanza del 118 che, inadatta a muoversi all’interno del sito archeologico è rimasta in sosta a Porta Stabia. A questo punto si riaccende la polemica del sindacato CISL contro il Commissario all’emergenza Fiori ed il suo staff. E’ stato richiesto l’allestimento urgente di un punto di pronto soccorso (già promesso dal suo predecessore Profili). “ Tutto ciò mentre le nostre magnificate archeoambulanze restano ancora ferme nei parcheggi di Porta Anfiteatro e Porta Ercolano - ha soggiunto il rappresentante Cisl Antonio Pepe - sono risultate inutili le nostre richieste per promuovere iniziative per un pronto soccorso efficiente e stabile, ma l’Amministrazione degli Scavi di Pompei continua a disattendere gli impegni tante volte annunciati dal Soprintendente archeologico e dal Commissario”. MARIO CARDONE