A cura della Redazione
Cumuli d’immondizia a Civita Giuliana (ai confini con Boscoreale), roghi a Pontenuovo dei sacchetti di spazzatura non prelevata, durante la notte. Le aiuole di Via Aldo Moro contengono più buste di plastica che fili d’erba. A nulla è valso l’intervento di un residente che ha consegnato ai carabinieri reiterate denunce corredate di dossier fotografici. Il fenomeno dell’emergenza ambientale, con residui di spazzatura in ogni angolo di strada e la mancanza d’idonei interventi dalla ditta che ha appaltato il servizio è un dato oggettivo che muove lamentele e recriminazioni generalizzate, che riguardano la totalità del territorio, anche se è risaputo che ci sono quartieri privilegiati, dove si tiene un occhio di riguardo, anche se le tasse sono uguali per tutti i cittadini. “Non possiamo far altro che rigirare i reclami che ci arrivano da parte dei cittadini al responsabile dell’Igiene Urbana, che gestisce il servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani sul territorio di Pompei” è la risposta del funzionario del V settore rimasto in servizio mentre i colleghi (dirigente compreso) sono in ferie. Il primo cittadino di Pompei, con il rinnovo del mandato amministrativo ha tenuto per se le deleghe alla polizia municipale e quello all’ambiente, ritenendo i mandati particolarmente “sensibili” per la stabilità amministrativa. Nei dati di fatto se interventi di natura simbolica sono stati visti nel settore del mantenimento dell’ordine pubblico non ci sono interventi politici nel comparto del settore ambiente. Certo, dopo aver visto D’Alessio rimboccarsi le maniche, scendere alla testa dei vigili urbani per le strade di Pompei contro la presenza delle lucciole, nessuno pretende di vederlo ora con la scopa in mano a dare un segnale di attivismo ai netturbini, che da tempo immemorabile sono assenti dalle strade di Pompei. Un esempio comunque deve essere dato. In primis, dagli utenti arriva la richiesta di una ramanzina a chi dovrebbe far applicare le clausole del contratto dalla ditta Igiene Urbana dal momento che la ditta incassa regolarmente, ogni mese, tutto il corrispettivo (senza ricevere multe) come se il servizio fosse stato svolto a regola d’arte. Risulta che i consiglieri comunali d’opposizione stanno affilando le armi sul versante del prelievo della spazzatura e sull’andamento del suo smaltimento differenziato. MARIO CARDONE