A cura della Redazione
Anche se per l’ufficialità della composizione del nuovo Consiglio comunale a Pompei si deve aspettare fino giovedì, il sindaco Claudio D’Alessio ed i suoi si sono messi al lavoro per preparare l’organigramma dell’esecutivo di Palazzo De Fusco. Ad agosto si va tutti al mare. Per quella data la città deve avere assolutamente un governo. Intanto comincia a circolare qualche nome, come quello del consigliere comunale Raffaele Matrone (IDV) per la presidenza dell’Assise, mentre Ferdinando Iuliano dovrebbe avere l’assessorato alle Politiche Sociali. Carmine Lo Sapio (cervello riconosciuto di due liste civiche) avrà probabilmente la delega al Personale. I nomi saranno fatti dai componenti delle singole liste (due nazionali e sette civiche) che hanno partecipato alle elezioni amministrative. E’ stato raggiunto (o quasi) l’accordo sui criteri per l’assegnazione degli incarichi che contano. Vale a dire sette deleghe per gli assessorati (compreso l’incarico di vice sindaco), l’incarico di presidente del consiglio comunale e quello di presidente della società comunale Aspide. Il criterio di base accettato da tutti è di premiare i personaggi che hanno messo la propria faccia nella battaglia elettorale. Vale a dire che i nominati negli incarichi dal sindaco Claudio D’Alessio saranno tutti consiglieri comunali. I soggetti che entreranno nell’esecutivo si dimetteranno dall’assemblea, lasciando il posto ai rincalzi. Altrimenti saranno proprio questi ultimi ad entrare nella stanza dei bottoni allargando la rosa dei partecipanti. Si deciderà caso per caso, secondo le aspirazioni personali, il curriculum e le indicazioni degli amici. D’Alessio non pare intenzionato a tenere in considerazione la discriminante proposta dall’opposizione di escludere nominativi con avviso di garanzia. A questo punto, assodato che il partito del primo cittadino (il PD) chiede due posti, mentre per le altre liste ce ne sarebbe uno solo. Ad IDV, l’altro partito nazionale di centro sinistra insieme al PD, andrebbe la massima carica in consiglio comunale. A questo punto restano a D’Alessio due problemi di non poco conto. Il primo è che dal momento che le formazioni sono nove, una di esse è destinata a restare a bocca asciutta, per cui D’Alessio deve pensare ad un contentino. Il secondo è che il primo cittadino incontrerà difficoltà a riproporre Carmine Gambardella (neo preside della facoltà di architettura della Seconda Università di Napoli) che nella trascorsa gestione ha dato una marcia in più alla sua iniziativa, se non per altro a livello di immagine. Ora il neo sindaco, se vuole assicurarsi anche per il futuro la collaborazione del prestigioso urbanista in previsione del PUC, il museo cittadino ed altri interventi urbanistici del programma elettorale, dovrà pensare ad una soluzione di riserva, ammesso che stavolta, contrariamente al passato, abbia deciso di soccombere rispetto alla logica spartitoria che prevale in queste occasioni. MARIO CARDONE