A cura della Redazione
La città di Pompei si fa allo stesso tempo luogo d’accoglienza ed argomento d’approfondimento del settimo forum Internazionale di Studi “Le vie dei Mercanti”, dove la Seconda Università di Napoli ha portato avanti, in tappe successive, l’esperienza di “Pompei fabbrica della conoscenza”. L’iniziativa è dovuta al contributo del docente-amministratore, Carmine Gambardella, che ricopre allo stesso tempo il ruolo di pro-rettore dell’ateneo universitario e vicesindaco dell’amministrazione D’Alessio. Il convegno, incominciato oggi nella sala Marianna De Fusco, ha avuto un prologo negli interventi di saluto dell’Arcivescovo-Prelato Carlo Liberati e del sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio. Si trasferisce domani a Capri, sede storica del Forum, dove seguiranno due giornate di lavori. L’idea portante del convegno é di mettere la città al centro della ricerca universitaria. Iniziativa messa materialmente in campo e praticata da Gambardella, insieme ai suoi più stretti collaboratori della facoltà di Architettura, in un sito eccezionale come Pompei, dove le linee guida della città del futura sono state ispirate all’antica memoria civile, testimoniata dai ruderi trovati sotto la lava del Vesuvio a cui si annette la missione di faro del culto mariano nel Sud Italia. “Le città come dimensione del futuro si prospettano sempre più nel presente come contemporaneità in divenire – ha spiegato Gambardella, a commento dell’iniziativa, che ha trovato largo seguito – le radici del patrimonio genetico dei nostri luoghi rappresentano il terreno fertile per produrre innovazione”. L’argomento è stato fonte d’ispirazione per l’amministrazione comunale in carica per il progetto museale. Si pensa di attrezzare a tal fine uno spazio culturale con fini turistici. L’idea sarebbe già provvista di finanziamento (12 milioni di euro) da parte della Regione Campania ma al momento resta solo un sogno nel cassetto. MARIO CARDONE