A cura della Redazione
L’ultimo consiglio comunale si è tenuto ieri mattina a Palazzo de Fusco. La seduta è stata necessaria per l’approvazione di altri debiti fuori bilancio entro i termini di legge. Si tratta di un’evidenza negativa, foriera di forti polemiche, che purtroppo ha contraddistinto i quattro anni di amministrazione D’Alessio e che non é risolvibile a breve, dal momento che progetti di coerenza della gestione finanziaria non pare rientrino nei programmi dei quattro candidati che si contendono la poltrona di sindaco di Pompei. Il botto finale di un tappo di spumante italiano ha segnato la fine della fase consiliare 2004-2009. Un brindisi amichevole ha stretto consiglieri comunali di maggioranza e d’opposizione che, anche se hanno avuto tra di loro nel corso della tornata amministrativa alcuni momenti di tensione, hanno mantenuto tutto sommato un comportamento corretto. Dopo le elezioni, a luglio le facce dei consiglieri comunali sono destinate parzialmente a cambiare. Alcuni non si ripresentano. E’ il caso del presidente dell’assise Salvatore Alfano (che viene dato in pole position per l’incarico di direttore generale, in caso di vittoria di Claudio D’Alessio). Non si ripresenta neanche "Mr. preferenze" Alfonso Cascone (dell’opposizione) che fu il primo, per preferenze personali ottenute, nella passata tornata amministrativa. Altri consiglieri comunali potrebbero essere scalzati da nuovi ingressi o alternativamente dai giochi politici, relativamente alle formazioni delle nuove maggioranze e minoranze. C’è infine da considerare che in questa campagna elettorale D’Alessio annovera tra i suoi alleati consiglieri comunali come Cirillo, Matrone ed Avitabile, eletti per l’opposizione nel 2004, mentre Antonio Tucci e Blasio che stavano con lui ora militano nello schieramento avverso. MARIO CARDONE