A cura della Redazione
Sull’onda del’indignazione dei cittadini a causa dello scempio che la campagna elettorale sta creando contro l’ambiente e l’immagine turistica della città di Pompei, i vigili urbani non hanno potuto fare a meno ad intervenire. Sono stati multati i tabelloni elettorali che per misura o per posizione escono fuori dalle regole. Ad essere colpiti dalle ammende pecuniarie sono stati complessivamente quattro candidati. Il comandate Valio ha detto solo il numero ma non ha voluto rivelare i nomi. Pare che si tratti di politici locali: pompeiani candidati alla poltrona di sindaco ed un quarto candidato al consiglio provinciale. Valio ha spiegato che in un primo momento la polizia municipale si era limitata a richiedere la rimozione dei tabelloni abusivi. Una volta constatata la mancata esecuzione all’ordinanza del solerte dirigente, è stato provveduto alla sanzione pecuniaria nei confronto dei quattro politici abusivi. Non è stato guardato in faccia a nessuno, ha precisato il numero uno del comando di piazza Schettini. La considerazione espressa fa dedurre che probabilmente sono entrati nel mirino della polizia municipale personaggi politici locali di alto rilievo. Intanto la propaganda di tutte le coalizioni è entrata nella fase calda. Dopo tipografi, attacchini e titolari di mezzi di propaganda a quattro ruote è arrivato il momento di fare affari d’oro per ristoranti, bar e pasticcerie. I candidati incontrano i loro sostenitori davanti alla tavola imbandita, magari con una pietanza prelibata della cucina locale, ma per i candidati che non intendono allargare troppo i cordoni della borsa può bastare anche la classica pizza e birra. “Non ci possiamo lamentare abbiamo prenotazioni di cene politiche per tutte le sere. Gli affari andranno bene per un mese - ha osservato Acanfora titolare dell’antico ristorante Zì Caterina -. E’ una boccata di ossigeno per tutta la categoria perché si lavora un po’ in tutti i ristoranti di Pompei”. MARIO CARDONE