A cura della Redazione
“E’ una vergogna. Non c’è il rispetto di legge per le regole sulla pubblicità elettorale”. La polemica sull’abusivismo della pubblicità elettorale a Pompei è stata aperta dal consigliere comunale uscente, d’opposizione, Antonio Tucci. “Ho parlato con il sindaco D’Alessio – ha spiegato Tucci - gli ho detto non fate rispettare le regole perché siete i primi ad infrangerle – ha proseguito – non si può ricorrere al Prefetto anche per questi motivi”. Lo sfogo del consigliere d’opposizione è nata dall’impotenza, a suo dire, di far valere i suoi diritti politici. L’ufficio competente non ha ancora distribuito gli spazi sui cartelloni elettorali alle liste che sono scese da qualche giorno in campagna elettorale amministrativa. “Se voglio presentare un esposto alla Polizia di Stato contro coloro che occupano i cartelloni di mia competenza, non sono in grado di farlo perché non ho gli elementi per riconoscerli”. Lo sfogo del consigliere comunale uscente, che si ripresenta in un cartello capeggiato dal fratello Giuseppe, nasce dalla delusione per l’arroganza che sta imperando, senza freno e controlli a Pompei nel, corso della vigente campagna elettorale. “Se potessi mi ritirerei – ha confessato – ma adesso non posso più farlo”. Effettivamente siamo solo ai primi giorni della campagna elettorale e già si nota la pubblicità è diventata invadente. Non solo per i manifesti attaccati dovunque sui muri degli edifici pubblici e delle abitazioni private ma la pubblicità motorizzata, che viaggia ogni giorno su veicoli di ogni marca e misura per le strade della città alla faccia del risparmio energetico. Sono mezzi di locomozione pubblicitari che inquinano l’aria ed ingolfano il traffico di Pompei. Vale in questi giorni la legge dei portafogli pieni: il candidato che più spende è quello che acquista maggiore visibilità nei confronti dell’elettorato a scapito della sua salute e tranquillità. C’è a Pompei anche chi si preoccupa che tutti i soldi spesi possano successivamente influenzare l’oggettività delle scelte amministrative. Ad onor del vero pare che il comandante Valio dei vigili urbani di Pompei si sia attivato per far eliminare alcuni cartelloni di troppo, issato con aste di ferro su una recinzione. La risposta è stata. “Rimuoveremo i nostri tabelloni quando la concorrenza taglierà gli striscioni elettorali esposti fuori i balconi”. Alla fine non è stato rimosso nulla. MARIO CARDONE