A cura della Redazione
I dipendenti del ristorante all´interno degli Scavi archeologici di Pompei ieri mattina hanno manifestato fuori l’ingresso di Porta Marina. Hanno inteso richiamare l’attenzione pubblica sul fatto che vivono da otto mesi senza stipendio. Non sono stati ricevuti ancora dal sostituto del Prefetto Profili, il dirigente della Protezione Civile Marcello Fiori a cui avrebbero voluto sollecitare l’apertura urgente della nuova gestione Autogrill (che ha vinto la gara d’appalto bandita da Profili). A sostegno dei disoccupati in lotta è sceso il sindacato Cisl dei Beni Culturali. “ La buona volontà di Profili – è scritto in un loro comunicato - non è servita a salvare gli Scavi di Pompei dal degrado. Non si hanno notizie - prosegue il documento sindacale - di iniziative promosse ed attuate durante i sette mesi di mandato, a parte l’improvvisa, se non incauta, chiusura dell’unico ristorante esistente all’interno degli Scavi di Pompei, che ha lasciato 22 (ventidue) capi famiglia senza lavoro ed ha privato di servizi igienici e di punto di ristoro i milioni di turisti che ogni anno visitano l’area archeologica più famosa del mondo”. Il sindacato dei lavoratori della Soprintendenza archeologica vesuviana chiede il conto dell’esercizio finanziario del Commissariamento fino al 28 febbraio 2009. Vuole sapere quanto sono costati alla collettività i progetti messi in campo e l’ammontare della spesa per il funzionamento del suo staff. Il sindacato Cisl chiede inoltre di conoscere il costo del personale dell’Amministrazione Beni Culturali a Pompei impegnato per il lavoro straordinario per conto del Commissario e gli obiettivi che ha raggiunto, quello delle apparecchiature e dei mezzi. Inoltre si chiede conto dell’operato del personale che ha ricevuto l’encomio per le attività svolte per conto del Commissario Profili. “Al nuovo Commissario Fiori - conclude polemicamente il sindacato Cisl - auguriamo di riuscire a fare in due mesi meglio di quanto è stato fatto in precedenza. Sul tema del rilancio di Pompei il commissariamento non ha ancora risolto nulla di importante, i problemi del personale e della conservazione del sito archeologico sono rimasti quelli di prima”. Il comunicato del sindacato Uil deplora alla fine lo sperpero di denaro pubblico per l’erogazione di migliaia di euro per ore di lavoro straordinario ed il rilascio di attestati di encomio, anche a persone che non avevano mai collaborato con il Commissario. E’ stato fatto anche l’esempio che per l’apertura straordinaria nel giorno di Natale è stato remunerato anche il personale in servizio in siti che sono rimasti chiusi in quella giornata festiva. MARIO CARDONE