A cura della Redazione
La guerra dei manifesti elettorali è diventata a Pompei un vero e proprio saccheggio dell’ambiente. E’ partita una forma barbara di controllo del territorio a scapito dell’integrità del paesaggio. “Ronde di attacchini, armati di secchio e scopa, imbrattano la città con manifesti elettorali, con proclami e slogan di candidati alle prossime elezioni di giugno. Muri, cartelloni pubblicitari, cassonetti e qualsiasi spazio pubblico è stato invaso: Non è stata risparmiata neanche la Basilica della Madonna del Rosario. I luoghi pubblici sono presi d’assalto dai vandali, prezzolati. Gli attacchini elettorali operano indisturbati alla luce del sole. Non li ferma nessuno. Violano le più elementari regole del vivere civile”. A ribellarsi alla situazione che si è creata molti cittadini, che non si sentono tutelati, rispetto a questo fenomeno, dalle forze dell’ordine. Pippo Sabini (è sua la dichiarazione tra virgolette) ambientalista e Verde militante, candidato come consigliere comunale in una lista civica è di questo parere. La pensa come lui Amato La Mura, delegato all’ambiente dell’amministrazione comunale candidato nella lista del partito Democratico. “C’è bisogno di un’intesa tra tutte le forze politiche per il rispetto dell’ambiente e la pulizia della città – ha dichiarato La Mura – altrimenti dovranno intervenire i vigili urbani e le altre forze dell’ordine per sanzionare i trasgressori ed imporre a tutti le regole civili di una sana campagna elettorale”. L’invito bypartizan, rivolto ai candidati di tutte le fazioni politiche, impegnati nella competizione per una poltrona di ogni ordine e livello dell’amministrazione pubblica, propone di adottare un codice di autoregolamentazione che valga per tutti. Misurarsi su idee e progetti per la città, invece che sul peso della carta da macero messa in circolazione (volantini, pseudo giornali e manifesti) durante la campagna elettorale. C’è di più. Sta trovando largo consenso da parte di molti cittadini di Pompei, nella maggioranza giovani del Forum e delle associazioni studentesche, di aprire una pagina sul web per colpire i politici sporcaccioni. Sarà bandita una caccia all’immagine, con riprese fotografiche (e brevi filmati) dei manifesti più invadenti, affissi sulle mura della Pompei. Prima delle elezioni sarà allestita una vera e propria mostra fotografica on line. L’invito implicito é di punire (negando il consenso) ai candidati (di qualsiasi partito ed ordine gerarchico) che si sono resi responsabili di azioni pubblicitarie lesive del patrimonio urbano e dell’immagine turistica della città. MARIO CARDONE