A cura della Redazione
Al caffé letterario “Pompei Life”, lunedì 27, é di scena la testimonianza di Horacio Pietragalla Corti, figlio di una coppia di desaparecidos, che è stato ritrovato, dopo anni di ricerche, dalla nonna, che apparteneva al movimento delle madri di Plaza de Mayo, che ha denunciato all’opinione pubblica mondiale la scomparsa di decine di migliaia di persone, durante la dittatura militare argentina. L’evento sarà aperto dai saluti dei rappresentanti istituzionali di Pompei (sindaco ed assessori alla cultura). Avrà gli interventi di Carlos Omar Bustamante, presidente Ascia, e da Marina Mantecòn Fumadò, funzionaria del settore affari politici e diritti umani dell’ambasciata argentina in Italia. La conclusione è nella descrizione dell’iniziativa teatrale dal titolo “Argentina Hijos tour” scritto e interpretato da Roberto Solofria e Antimo Navarra, con le musiche di Gotan Project, curato dal Gruppo Teatro Mutamenti di San Leucio. «Questo incontro – spiega l’assessore alla cultura di Pompei Antonio Ebreo – si inquadra nell’ottica delle altre iniziative, riguardanti la tutela dei diritti umani, promossa dall’amministrazione comunale per confermare la vocazione di Pompei, città della Pace e della Solidarietà». L’importanza di non dimenticare una vicenda, che coinvolge anche l’Italia sarà ribadita da Carlos Bustamante. « “Memoria y Desaparecidos” – afferma il presidente dell’Ascia– è l’occasione per discutere di una pagina di storia dell’Argentina, ancora poco conosciuta, soprattutto dai più giovani, che quindi possono apprenderla, ascoltando una testimonianza diretta, una delle vicende più tristi della storia dell’umanità». E’ la storia di cittadini scomparsi nel nulla. Gettati nell’oceano da elicotteri ed aerei e torturati. In questo modo, ed attraverso tanti altri, alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, sono sparite, in Argentina, decine di migliaia di persone. Una pagina della storia della Nazione Sudamericana, che sarà rievocata lunedì 27 aprile, a Pompei nella tavola rotonda, dal titolo “Memoria y Desaparecidos” . MARIO CARDONE