A cura della Redazione
Giuseppe Tucci, ex sindaco democristiano di Pompei anni ´90, ritorna in campo alla guida, come candidato sindaco, di tre liste di centro destra (Unione di Centro, Partito dei Pensionati e la lista civica Unione Democratici Pompei, del fratello Antonio). “Io ci sarò” è la sua chiara dichiarazione di sfida, che campeggia, sotto la fotografia, su un manifesto alla città, dove annuncia i motivi della sua decisione e fornisce le sue argomentazioni. La candidatura rompe l’unità del centro destra a Pompei, dopo un lungo braccio di ferro che ha visto protagonista Tucci contro Michele Genovese, un esponente della società civile approdato alla politica. Genovese alla fine ha spuntato la nomination di candidato a sindaco per la Casa della Libertà da parte dei vertici provinciali e regionali del Partito di Berlusconi. Ha fatto come primo atto un invito all’unità, che è rimasto parzialmente inascoltato. Tucci che era stato alla guida del partito di Forza Italia a Pompei nella qualità di commissario cittadino fino al congresso dell’unificazione con Alleanza Nazionale. Si è sentito mortificato da tale scelta. Ha deciso di replicare. Misurarsi con il candidato rivale di centro destra e gli altri due (almeno per il momento) di centro sinistra, sulla base del consenso degli elettori di Pompei. “A questo punto rivestiamo una posizione centrale sullo scacchiere politico cittadino – Ha affermato Tucci, raggiante per l’appoggio che gli hanno riservato i suoi fedelissimi – tutti cercano la nostra alleanza perché hanno capito che siamo decisivi per la vittoria finale”. Non si sa ancora quale decisione prenderanno gli unici due consiglieri comunali uscenti (Sorrentino e Langellotti) del Pdl, mentre l’altro storico alleato di Giuseppe Tucci, Pasquale Amitrano, con la sua lista della Democrazia Cristiana ha deciso di correre per il “cartello dei moderati” capeggiato (come candidato a sindaco) dal consigliere provinciale Giuseppe Tortora. A proposito di questa ultima formazione, si è tenuta ieri sera una riunione organizzativa presso lo studio dell’ex sindaco Giovanni Zito (candidato alle provinciali) . Pare che la partecipazione al “cartello Tortora” della lista della “La sinistra”, con il proprio simbolo, sia stato considerato problematico, da parte di alcuni alleati, perché l’elettorato di Pompei, città di tradizione cattolica e democristiana potrebbe non gradire l’apparentamento. Potrebbero nascere ulteriori novità nelle tattiche elettorali. Staremo a vedere. MARIO CARDONE