A cura della Redazione
Una larga rappresentanza di alunni dell’Istituto Comprensivo “Sancia d’Angiò”, questa mattina, ha incontrato Nino Vicidomini, autore del “Sillabario Napoletano”, che tanta risonanza sta avendo negli ambienti scolastici della nostra provincia. Patrocinato dal Comune di Trecase, col fattivo interessamento dell’assessorato alla Cultura, retto da Raffaele Vitiello, il libro, ennesima dimostrazione del legame viscerale che l’autore nutre per la sua terra, contiene nozioni di grammatica e poesie in “lingua nostra”. L’opera – pregevole epilogo di un lavoro di ricerca che Vicidomini ha compiuto per anni - sarà distribuita, in maniera del tutto gratuita, agli alunni delle scuole cittadine, e questa mattina, i primi a riceverla sono stati gli studenti della scuola media “D’Angiò”. Vicidomini, artista a tutto tondo, schivo ma al tempo stesso convinto della necessità di un impegno costante a difesa delle tradizioni popolari, ha compiuto una esauriente disamine della complessa grammatica alla base del dialetto più famoso al mondo. La prefazione del libro è stata curata da un esponente del mondo della cultura molto apprezzato, il professor Angelo Calabrese. In questo primo incontro con gli alunni, avvenuto nell’aula magna del plesso scolastico di via Cattaneo hanno preso parte le terze classe dell’Istituto (sez. A,B,C,D) accompagnate dal preside Sebastiano Bauso e dagli insegnanti Rita della Calce, Nicola Tufano, Rosario Reppucci, Pina Basso e Giulio Rendina. Il Sillabario è stato introdotto da due brevi relazioni; una scritta dall’alunno Gaglione Gennaro e letta da Noemi Di Leva, e l’altra di Ingenito Rosa, letta da Villano Roberta, mentre gli alunni Domenico Esercizio, Spasiano Gianmarco, Tarallo Vincenzo e Giugliano Gennaro si sono cimentati declarando alcune poesie stralciate dal teso. Molto applauditi gli interventi del giovani che si sono proposti di rincontrare l’autore prima della chiusura dell’anno scolastico. Con il Sillabario Napoletano, che sarà distribuito, nelle prossime settimane, anche agli alunni delle classi elementari, lo scrittore ha lanciato un appello alle istituzioni scolastiche, affinché dedichino alcune ore dei corsi a lezioni di “napoletano”.