A cura della Redazione
Era il 10 agosto 2007 quando, fuori la discoteca "La Ciurma" di Vietri sul Mare, Raffaele Cesarano (nella foto), 20 anni di Pompei, fu ucciso accoltellato da un gruppo di ragazzi nel tentativo di difendere la ragazza dalle avances di uno di questi. Dopo un anno e mezzo da quell´efferato omicidio, è arrivata la sentenza che condanna uno degli imputati, Angelo Solimeo, a 30 anni di reclusione con rito abbreviato. La sentenza del giudice per le udienze preliminari Vincenzo Di Florio, lo ha ritenuto responsabile di omicidio volontario, lesioni e rissa. Inoltre, gli sono state riconosciute anche le aggravanti dei futili motivi e della particolare crudeltà nell´esecuzione del delitto, richieste dalla pubblica accusa, mentre è stata esclusa quella della premeditazione. La pena inflitta a Solimeo è ben più pesante di quella richiesta dal pubblico ministero, che aveva chiesto una condanna a 20 anni di reclusione. Solimeo ha confessato di aver colpito Cesarano con un paio di forbici alla spalla e all´anca. Gli altri tre indagati sono Raffaele Delle Chiaie, responsabile, secondo l´accusa, di aver inferto le ferite mortali al giovane ventenne, Luigi Orilia e I.D.G., minore all´epoca dei fatti. Per il primo, è ancora in corso il dibattimento dinanzi alla Corte d´Assise. Orilia, invece, è libero in quanto scarcerato dal Tribunale del Riesame. Per lui si attende la pronuncia dei giudici. I.D.G. è anch´egli a piede libero, dopo l´annullamento dell´ordinanza cautelare da parte del Tribunale per i Minorenni ed è attualmente in attesa della fissazione dell´udienza preliminare.