A cura della Redazione
Il sindacato CGIL ha criticato l’operato del Commissario all’emergenza, Renato Profili, relativamente al modo in cui ha tenuto aperti gli Scavi archeologici vesuviani il giorno di Natale: “Il prefetto Profili non è titolare dei poteri di trattare con il personale. E’ una competenza che spetta al soprintendente Guzzo – ha tuonato il rappresentante locale Michele germano –. Profili ha deciso l’apertura degli Scavi il giorno prima, senza incontrare i sindacati e non rispettando il progetto alla base degli accordi per l’apertura dei siti nelle festività precedenti”. Nella sostanza le critiche di Germano hanno tre componenti: l’intempestività, la disorganizzazione e la mancanza di competenza legale. Non sono stati interessati all’apertura degli Scavi tutti i custodi, determinando rancori e recriminazione nel personale assunto. Quello che è più grave è che la decisione all’ultimo momento di mantenere gli Scavi aperti a Natale non ha consentito di avvisare la società Arethusa, che gestisce la biglietteria ma anche gli altri servizi. Così un elemento di difficoltà (la mancanza di personale al controllo dei movimenti d’entrata) è stato salvato con l’ingresso gratuito ai turisti. Sono rimasti in piedi, però, gli altri disservizi perché non sono entrati in funzione il deposito bagagli, l’ufficio informazioni, l’ufficio stampa ecc.. L’iter decisionale del Prefetto Profili non ha seguito i canali ortodossi ma a questo punto, anche da parte dei sindacati il rimedio peggiore da suggerire sarebbe quello del tanto peggio tanto meglio per cui l’invito del dirigente della CGIL è di non ripetere per Capodanno lo stesso errore. “C’è tutto il tempo per convocare i sindacati ed assumere con tutta la dirigenza degli Scavi archeologici una decisione regolare e condivisa”. E’ il punto di vista di Germano, che ci tiene a precisare che condivide il risultato di mantenere gli Scavi archeologici di Pompei e degli altri siti vesuviani aperti a Natale e Capodanno ma nello stesso tempo è importante per un’Istituzione Statale operare nella piena regolarità. MARIO CARDONE