A cura della Redazione
Ha dell’inverosimile la storia che ha portato Amelia Mascia, insegnante e proprietaria della scuola di danza "Le Divine", a denunciare la massima autorità del Santuario, S.E. Mons. Carlo Liberati, Vescovo e Prelato di Pompei. I due, legati da un contratto d’affitto relativo alle strutture di proprietà della Chiesa dove la signora Mascia esercita la professione, ebbero un primo incontro-scontro il 30 giugno quando il Prelato, dopo aver aspettato la controparte nei pressi dalla sua autovettura, l’accusò verbalmente di non rispettare gli orari di chiusura del cancello (sito in via Roma) attraverso cui le macchine delle allieve devono passare per accedere alla palestra e manifestando inoltre con fervore il suo totale disaccordo nei confronti della condotta di alcune ragazze che contrasterebbero ogni etica e morale cristiana. La reazione della signora Mascia fu inizialmente accondiscendente. Ma quando il 10 settembre sera, alle 21:20 circa, e cioè 20 minuti oltre l’orario di chiusura, il Vescovo intervenne infuriato chiudendo il cancello e dichiarando di volerlo riaprire solo dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, l’insegnante di danza si vide costretta a sporgere denuncia presso i Carabinieri. "Ho cercato la via del dialogo" sostiene "ma dopo il sequestro di 13 persone e le aggressioni verbali ho deciso di ricorrere a vie legali. L’attesa della polizia (intervenuta dopo 25 minuti insieme ad una volante dei Carabinieri, ndr) è stata terribile. Sono incinta di otto mesi e, colta da una crisi di panico, sono stata portata in ospedale da mio marito". La signora Mascia si è poi rivolta, all’indomani dei due episodi, perfino al Segretario di Stato del Papa, il cardinale Tarcisio Bertone, a cui ha mandato due missive per informarlo dell’accaduto, ma nessuna risposta è finora pervenuta. Intanto, nella querela stilata dall’avvocato Francesco Romano, presentata il 13 settembre al Tribunale di Torre Annunziata e da sottoporsi all’attenzione del pm dott.ssa Falconi, non compare alcuna ipotesi di reato. "Preferisco lasciare alla magistratura il compito di determinare il reato. Ad ogni modo quella sera 13 persone sono state sequestrate", ha commentato il legale. "Sono desolata dei fatti", ha poi dichiarato la signora Mascia, "visto che ho sempre avuto ottimi rapporti con i precedenti Prelati e specialmente se si considera che collaboro spesso con il Santuario, con l’istituto Bartolo Longo e il liceo s.p.p. Santa Caterina da Siena con i quali preparo spettacoli a titolo completamente gratuito". Nessuna dichiarazione intanto da parte del Vescovo (dichiarato il più austero dei silenzi stampa), la cui condotta può essere giustificata dalla crescente tensione, soprattutto in termini di sicurezza, relativa alla visita del Papa, programmata per il 19 ottobre. Francesco Rossi