A cura della Redazione
L’Amministrazione comunale ha, finalmente, liberato dai rifiuti via Mortaio. L´appello per la rimozione della discarica a cielo aperto è stato accolto dal sindaco Agnese Borrelli e dall’assessore all’igiene urbana, Angelo Di Martino. Nella notte un piccolo ma determinato drappello di soldati del Genio Militari e di agenti della Polizia Locale (Pasquale Monteleone, Giovanni Carotenuto e Ciro Paduano) ha, finalmente, eliminato lo scempio. Il loro lavoro è andato avanti per tutta la notte, sotto lo sguardo attento del vicesindaco Luciano Inserviente e dell’assessore ai vigili, Alfredo Rosmarino. I boscotrecasesi si sono svegliati con un angolo del paese che era stato trasformato in una pattumiera a cielo aperto. Eppure, nonostante tutto, gli incivili che hanno contribuito a far sì che questo stato di cose si determinasse hanno ripreso la loro incessante attività. E’ bene che si dica a chiare lettere: chi sversa rifiuti in via Mortaio è un criminale, nel senso che commette un crimine contro l’ambiente e la morale. Dobbiamo tutti fare qualcosa per non ricadere nella medesima situazione di degrado. C’è bisogno di uno scatto di orgoglio da parte di tutti i boscotrecasesi onesti, che rispettano le regole della differenziata e che, giustamente, pretendono che il loro comune sia pulito ed ordinato. L’amministrazione si è mossa nella direzione giusta. Adesso, però, facciamo in modo che chi conferisce abusivamente venga perseguito, così come prescrivono le ordinanze e la legge. Boscotrecase può tornare ad essere un comune all’altezza della sua grande tradizione storica. Mi pare che la giunta Borrelli abbia, in questo caso, lanciato un messaggio che non deve essere fatto cadere nel vuoto. Via Mortaio non può, e non deve, tornare ad essere uno sversatoio a cielo aperto. Un appello che estendiamo anche al comitato civico presieduto da Carmine Formisano, affinché venga avviata una grande campagna di sensibilizzazione. Ognuno per la propria competenza può dare un contributo fattivo. Adesso l´aria è stata interdetta al traffico con una catena. C´è, però, il rischio che, senza una sinergia tra soggetti istituzionali e semplici cittadini, tutto possa tornare come prima. E´ per questo che bisogna mettere da parte le polemiche e le rivendicazioni per lavorare in un´unica direzione: quella del rilancio dell´immagine del paese e del miglioramento del livello di vivibilità. CALBO