A cura della Redazione
Si terranno questa mattina i primi interrogatori fissati per fare luce sulla morte di Rita Benigno, la vedova 53enne di Boscotrecase, morta per una emorragia celebrare dopo un litigio con i vicini di pianerottolo. Davanti al pubblico ministero sfileranno gli inquilini dello stabile in cui è avvenuto il diverbio. La loro deposizione è ritenuta fondamentale per ricostruire i rapporti tra la 53enne e la 34enne iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo, la cui audizione è prevista per i prossimi giorni. Stando al racconto dei familiari, la vittima viveva una situazione di aperta conflittualità con la giovane ed i suoi parenti che, in più di una occasione, sarebbero arrivati andati oltre lo scambio di accuse verbali. Nel frattempo, emergono quelki che probailmente sono stati i motivi che hanno portato al litigio e al suo tragico epilogo: due cani di grossa taglia che Rita Benigno teneva con sé in casa e dai quali non si separava mai, in quanto le erano stati donati dal defunto marito, un ex ammiraglio della sesta flotta della Martina Militare degli Stati Uniti d’America. Sarebbe già accaduto altre volte. È proprio questo il punto che il magistrato dovrà cercare di chiarire. Un dato, comunque, è certo: l’alterco c’è stato effettivamente. La circostanza è stata confermata anche dalla 34enne, al momento unica indagata, nella prima fase della indagine, prima della imputazione formale. Per avere un quadro completo occorrerà, comunque, attendere anche l’esito dell’esame autoptico che sarà effettuato nelle prossime ore. Nel frattempo una equipe medico del San Giovanni Bosco ha portato a termine con successo l’operazione di espianto degli organi. L’ultimo atto d’amore compiuto da Rita che non faceva mistero della sua convinta adesione alla campagna per la donazione degli organi. CALBO