«Ci sono voluti 11 mesi ma alla fine ce l'abbiamo fatta». Il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, manifesta tutta la sua soddisfazione per l'inaugurazione della bretella porto-autostrada, ribattezzata Lungomare di Oplonti. Una cerimonia salutata da una grande partecipazione di cittadini ed autorità, civili e militari. Prima fra tutte, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che insieme al sindaco ha tagliato il nastro dell'arteria viaria e scoperto la nuova targa che istituisce il Largo Andrea Marchese (già Largo Macello). Insieme a loro, proprio la vedova ed i familiari dell'imprenditore di materiale edile ucciso durante una rapina nel 1995.

«Ringrazio di cuore la Regione, il presidente De Luca, l'Ufficio Tecnico Comunale, l'architetto Pinto della Regione Campania, le imprese e le maestranze che hanno lavorato per realizzare questa importantissima opera infrastrutturale - continua Starita -. Questa è un'opera di valore straordinario. Qui c'era degrado e abbandono, oggi invece inauguriamo una strada che favorirà notevolmente la circolazione veicolare e soprattutto va a ricongiungere alla città due quartieri come quelli Deriver e Rovigliano. Cosa ancor più significativa, la città si riappropria del mare, in un ben più ampio contesto progettuale di riqualificazione del litorale. Ci saranno i lavori per il Waterfront e per Pasqua contiamo di aprire anche il Parco ex Cristo Re e la Villa del Parnaso. Ma non ci fermeremo qui. Abbimo già stanziato i soldi, oltre 7 milioni di euro, per la bonifica della Salera dalle migliaia di tonnellate di rifiuti che la invadono. Ed è previsto infine anche l'accesso diretto all'autostrada attaverso la bretella». Starita poi si sofferma sulla valenza sociale dell'intitolazione dell'ex Largo Macello ad Andrea Marchese. «La memoria diventa il monito per futuro - ha spiegato -. E' inutile nasconderci. Torre Annunziata ha vissuto momenti bui e tragici che però stiamo superando. La sfida culturale diventa ricordare, fare memoria e al contempo ricostruire la nostra identità di comunità, che trova la sua massima espressione nelle risorse come il mare e l'archeologia. Su questo - ha concluso il sindaco - si gioca il nostro futuro».

Parla poi il presidente De Luca: «Abbiamo investito tanto in questa opera e in tutto il progetto di riqualificazione dell'area portuale - dice il Governatore -. Trentatrè milioni di euro non sono spiccioli. Oggi è la strada, poi completeremo il consolidamento della diga foranea (riguardante il sistema fognario, ndr). Ci sarà il dragaggio del porto, che può diventare tranquillamente il terzo scalo marittimo della Campania, dopo Napoli e Salerno. Se non ci fosse la Regione, tutti i territori della provincia di Napoli non avrebbero neanche un euro di risorse finanziarie. In pratica, avreste - dice rivolgendosi ai cittadini - soltanto i sospiri, che pure servono per fare la poesia ma che non bastano per realizzare le opere pubbliche. Inauguriamo una bellissima opera - sottolinea ancora il presidente - che si inserisce in un progetto più generale di valorizzazione dell'area costiera-vesuviana, che può consentirci di far decollare in maniera straordinaria il turismo e le attività produttive nel loro complesso. Abbiamo risorse imponenti da utilizzare. Gli aspetti importanti sono due: avere organizzazione e darci un progetto, quello di fare in modo che in tre anni tutto il litorale sia balneabile e la spiaggia della Salera bonificata completamente e consegnata ai cittadini». Rivolgendosi poi ai cittadini di Rovigliano - che hanno esposto uno striscione dove sottolineavano il fatto che la bretella, fermandosi al passaggio a livello di via Prov. Schiti, avrebbe creato ulteriori disagi agli automobilisti e ai residenti - De Luca risponde: «Ci occuperemo anche di questo».

Parlando di Andrea Marchese, afferma: «L'intitolazione di uno spazio pubblico ad una vittima innocente della camorra è un modo di riaffermare legalità, trasparenza e rispetto nei rapporti fra esseri umani. Torre Annunziata è una sola, non esistono divisioni. E' una città civilissima, di grande tradizione. Che poi ci sia l'un per cento di farabutti, questo è un altro discorso. Li combatteremo fino in fondo».

Un'ultima battuta, De Luca la rivolge ai cittadini torresi: «Preservate quest'opera, rispettatela. Se c'è qualcuno che vuole imbrattare i muri o danneggiare qualcosa, lo facesse a casa sua».

A benedire la nuova bretella è stato Mons. Raffaele Russo, che ha affidato la protezione di questa opera e dei cittadini torresi alla Madonna della Neve. «Gli amministratori pubblici devono fare il bene della comunità - è stato il suo monito -. Se agiscono per se stessi fanno peccato».

Tra i presenti alla manifestazione, oltre a tutti i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, la Polizia Locale, la Protezione Civile, c'erano il Sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, diversi consiglieri regionali, tra cui Mario Casillo, referente per la Buffer Zone, il senatore Ciro Falanga, il sindaco di Trecase, Raffaele De Luca, l'intera giunta comunale oplontina, il presidente del Consiglio comunale, Antonio Gagliardi, molti consiglieri comunali ed i candidati sindaci Vincenzo Ascione e Ciro Alfieri.

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