A cura della Redazione

Ha avuto un lieto fine la vicenda del pitbull portato via dalla Villa Comunale di Torre Annunziata, domenica 12 febbraio, dal personale del servizio veterinario dell’Asl. Il padrone del cane, Antonio Amitrano, ha letto l’articolo pubblicato da torresette.it e si è messo immediatamente in contatto con i carabinieri, e successivamente con il canile Perna di Trecase, convenzionato con il Comune di Torre Annunziata, dove era stato portato l’animale. Lunedì 13 febbraio è andato a riprendersi Jordan, questo il nome del cucciolo, insieme ai suoi figlioletti e tutti hanno fatto festa.

«Ringrazio immensamente voi del giornale - ha detto Antonio con le lacrime agli occhi - perché mi avete dato la possibilità di ritrovare il mio Jordan, un cucciolo di pitbull di sette mesi, scomparso da casa domenica in tarda mattinata. Lo abbiamo cercato dappertutto ma di lui nessuna traccia, fin quando non ho visto la foto sul vostro giornale on line. Jordan è un cane docile, difficilmente avrebbe potuto aggredire i bambini con i quali giocava».

Tutto è bene, quindi, quel che finisce bene. Ma non possiamo non rimettere le lancette indietro e raccontare veramente come si sono svolti i fatti. Intorno alle ore 16 di domenica 12 febbraio, riceviamo una segnalazione, con foto, che un pitbull stava per aggredire dei bambini in Villa Comunale. Già nei giorni scorsi eravamo a conoscenza di alcuni pitbull che vagavano per la città ed avevano aggredito altri cani. Chiamiamo una nostra giornalista e la inviamo in Villa per verificare la notizia. Quando vi giunge, il cane era stato già portato via dal personale veterinario dell’Asl. Pertanto non le restava che attingere notizie da chi aveva assistito alla scena. C’era chi diceva che il cane aveva ringhiato nei confronti di un ragazzo che si era portato via il pallone con il qaule lo stesso Jordan stava giocando, chi invece affermava che un gruppetto di ragazzini aveva infastidito il cane. Le due versioni dei fatti sono state puntualmente riportate nell’articolo, con una maggiore accentuazione della prima versione anche in virtù degli episodi che si erano verificati nei giorni precedenti.

Ma apriti cielo! Dalle pagine di Facebook arrivavano invettive, alcune anche particolarmente pesanti (e non censurate dalla Redazione), nei confronti della giornalista, rea di aver “criminalizzato” il pitbull. Ognuno si ergeva a difensore dell’animale, senza neppure sapere come si erano svolti effettivamente i fatti. Oggi noi sappiamo, per stessa ammissione del suo padrone, che il cane è mansueto, ma chi lo poteva appurare con certezza, vista le versioni contrastanti raccolte sul posto?

Al di là di tutto siamo contenti che, nonostante il nostro articolo abbia infastidito un po’ di persone (ma quando si racconta la cronaca in diretta la verità viene a galla sempre in un secondo momento), alla fine Jordan sia tornato a casa, e che ora sgambetta felice tra le mura domestiche insieme ai suoi padroncini.

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