A cura della Redazione

«Settantadue anni fa i soldati dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli del campo di Auschwitz-Birkenau. Si trovarono di fronte a uno dei più grandi orrori della storia: la Shoa. Un crimine talmente grande da essere, immediatamente dopo la fine della guerra, difficile da ammettere e accettare. La tenacia e la determinazione dei sopravvissuti hanno fatto sì che l’aberrante avvio della “soluzione finale” fosse reso noto al mondo intero».

Lo dichiara il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, commemorando il Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno per ricordare le milioni di vittime della barbarie nazi-fascista.

«E' dovere di tutte le istituzioni democratiche ricordare lo sterminio del popolo ebraico, in questa data-simbolo decisa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005. Il Comune di Torre Annunziata - annuncia il primo cittadino - avrà le bandiere a mezz’asta. Ricordare, sempre, come disse Primo Levi, perché non accada più».

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