A cura della Redazione

Giornata della memoria aI II Circolo Didattico "Giancarlo Siani" di Torre Annunziata, organizzata dal presidio oplontino di Libera e dal Comune oplontino.

“La bellezza salverà il mondo”, è il tema della manifestazione svoltasi nel pomeriggio del 23 novembre (al mattino ce n'era stata un'altra con i bambini dell'Istituto di via Tagliamonte, leggi qui) per ricordare Raffaele Pastore, assassinato quel giorno di 20 anni fa (era il 1996) per aver denunciato le richieste estorsive della camorra.

La maestra Sandra Ciriberti, moderatrice, introduce l’evento: «Il tema di quest’anno è la bellezza. I nostri ragazzi sono la vera bellezza che salverà il mondo». Il coro composto dai bambini della scuola "Siani" canta l’Inno Nazionale.

Dopodichè viene riprodotto un cortometraggio del 2006 ad opera dell’allora Istituto Statale d’Arte “de Chirico” (ora Liceo Artistico), dal titolo “Ad inseguir la Vita”.

La parola passa subito a Beatrice Federico Pastore, moglie di Raffaele: «Vent’anni sono pesantissimi per me, come un macigno sul cuore. Ma l’energia di voi ragazzi mi allevia questa sensazione. Se siamo qui dopo tutto questo tempo, qualcosa resiste. Oggi Raffaele Pastore è rinato, mai avrei pensato che dal 23 novembre del '96 avrebbe potuto farlo. Oggi è qui. Spesso mi sono sentita scoraggiata, ma mai ho abbandonato questa terra, la mia città.. Lello non è un supereroe, ma un cittadino giusto. Non dobbiamo scappare. Grazie per la forza che mi state dando», ha concluso.

Felicio Izzo, dirigente del Liceo "de Chirico", esprime il suo pensiero: «Oggi siamo ancora qui, ma le cose comunque non vanno benissimo. La nostra incertezza deve darci la speranza di credere. La frase di Dostoevskij (La bellezza salverà il mondo, ndr), si trova ne “L’Idiota”, ed è una frase stupenda. Ho un bel ricordo di Lello Pastore, è entrato nella mia vita, e questo significa che continuerà ad esistere nel ricordo di chiunque».

È la volta di Michele Del Gaudio, coordinatore di Libera Torre Annunziata, che introduce I Ragazzi e le Ragazze Protagonisti: «La bellezza di questa serata è che siamo rappresentati da tutte le età, dai bambini alle persone più anziane. È la prima volta che a Torre Annunziata si uniscono tutte le scuole locali (elementari, medie e licei). Noi come “Libera” ci limitiamo ad organizzare, gli istituti scolastici scelgono il tema».

Quindi, il magistrato emerito passa al racconto della vicenda di Raffaele Pastore e di Luigi Staiano (a loro è intitolato il presidio oplontino dell'associazione contro le Mafie), concludendo: «Dobbiamo essere grati a queste persone che, con il loro sacrificio, hanno fatto in modo che oggi non ci sono più state vittime del pizzo».

L’altro ospite della giornata è Giuseppe Auricchio, ex assessore e commissario della Polizia di Stato: «In trent’anni d’esperienza ho visto tutte le stragi della camorra su questo territorio. La legalita è quella che viene praticata quotidianamente, il rifiuto al NON rispetto delle regole. Bisogna evitare l’assuefazione, come in passato quando esplose il contrabbando delle sigarette. Per la popolazione stava diventando “normale” una cosa illegale. Non dobbiamo perdere il senso della realtà».

È il turno di Don Antonio Carbone, sacerdote dei Salesiani di Torre Annunziata accompagnato dai ragazzi della ONLUS Piccoli passi, grandi sogni: «Usare le parole è facile quando si parla di camorra. Tutti siamo d’accordo che fa schifo. Io, davanti a questa donna (indicando Beatrice Federico, ndr) e ai bambini che hanno perso i loro cari ammazzati dalla camorra, ho voglia di inginocchiarmi e direcontinuate cosi! Andate sempre avanti! In ogni ragazzo c’è un punto accessibile al bene, sta a noi come comunità trovarlo. La camorra è un fenomeno umano, e come tutte le cose umane è destinata a finire».

Conclude il sindaco Giosuè Starita: «Vent’anni fa Raffaele Pastore viveva nella solitudine perché ebbe il coraggio di denunciare. Oggi i commercianti sono tutelati. Ma chi cede ai camorristi non vive nella solitudine ugualmente? Dobbiamo affidarci solo alla speranza se vogliamo davvero migliorare questa città».

Chiude l'iniziativa Beatrice Federico, ricordando al sindaco e ai presenti che «nel 1996 non c’erano leggi per tutelare i commercianti che denunciavano, mentre oggi sì. I ragazzi sono gli uomini del futuro. Loro possono partecipare con il giusto comportamento, il quale porta spesso ad evitare proprio di lottare, in quanto una corretta condotta stronca sul nascere ogni tipo di illegalità».

Gli studenti partecipanti, tra un intervento e l’altro, recitano, cantano, leggono poesie.

Sono stati loro, i ragazzi degli Istituti "Alfieri", "Cesàro-Vesevus", "de Chirico", "Graziani", "Leopardi", "Marconi-Galilei", "Nunziante Cesàro", "Parini-Rovigliano", "Pascoli" e "Siani", i protagonisti... nel ricordo di Raffaele Pastore.

(Foto di Gabriella Fontana)

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