A cura della Redazione

Il circolo cittadino di Sinistra Italiana-Sel denuncia: «Le acque di Torre Annunziata sono passate dall'essere un bene comune a diventare un allarme per la salute pubblica!»

E' in sostanza il messaggio lanciato da Massimo Napolitano, coordinatore della sezione oplontina di SI. 

«Innanzitutto i cittadini torresi hanno avuto la sorpresa amara di ricevere una batosta dalla Gori con bollette che superano anche i 200 euro e in cui sono presenti anche i costi relativi alle fognature, che forse andrebbero eliminati visto lo stato delle acque antistanti la costa oplontina - scrive -. Le acque marine che bagnano il litorale torrese, in questo periodo, non hanno come caratteristica il fatto di essere salate (come le bollette della Gori), ma purtroppo emerge - in tutti i sensi - il grado di inquinamento tale che si trova galleggiare di tutto, dagli escrementi agli assorbenti. Un grave danno per le tasche dei contribuenti e per la salute dei bagnanti torresi ignorato dal sindaco Starita che - attento solo al benessere della maggioranza che lo sostiene - pensa a nominare nel CdA della Gori (che invece andrebbe sciolta a seguito dell'esito referendario sull'acqua pubblica) il fratello di un consigliere comunale. Mentre nel caso dell'inquinamento marino, non solo non dirama un'ordinanza di divieto di balneazione (in verità emanata, anche se in ritardo, ndr) per tutelare la salute dei bagnanti, ma non si preoccupa neanche di costringere la stessa Gori ad impegnarsi per evitare gli scarichi abusivi e le condotte fognarie fatiscenti».

«In compenso i cittadini torresi potranno godere - prosegue Napolitano - della vista di una inutile fontana posta al centro della piazza di Torre Centrale simbolo di un doppio spreco: quello delle spese per costruirla e quello dell'acqua che zampillerà; in entrambi i casi i costi sono sempre a carico del contribuente. Il circolo di Sinistra Ecologia Libertà parteciperà alla manifestazione del gruppo dei disoccupati torresi "Mai occupati" (in programma nella mattinata dell'11 luglio, ndr) per rivendicare i diritti sanciti dalla Costituzione Italiana: quello alla salute, all'acqua pubblica e sopratutto il diritto al Lavoro, unica fonte salutare di benessere».

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