A cura della Redazione

Il saluto dei tifosi e dei cittadini di Torre Annunziata. L’ultimo tributato a Luigi Farinelli questa mattina nella cappella dell’Istituto Salesiani Don Bosco di via Regina Margherita a Torre Annunziata.

Un luogo non casuale per celebrare il rito funebre. Proprio dal campo di quell’oratorio è iniziata l’esperienza agonistica che avrebbe plasmato e forgiato il carattere di un ragazzo sensibile a valori assoluti come lo sport.

Lo ha ricordato don Antonio Carbone nella sua omelia sottolineando l’immenso contributo conferito da Luigi alla comunità torrese sia come imprenditore che in qualità di dirigente sportivo. Altrettanto toccante l’intervento del collega Giuseppe Lucibelli che, visibilmente emozionato, ha tracciato il profilo dell’ex presidente del Savoia rimarcando la sua passione per i giovani e il suo impegno, la sua abnegazione verso il loro inserimento nel mondo del lavoro e non solo in quello dello sport.

Tantissimi i tifosi intervenuti. La Curva Sud gli ha dedicato uno striscione: «La storia non mente… Ciao Farinelli grande Presidente!!!». Presenti anche i calciatori in cui Luigi Farinelli aveva creduto da subito come Antonio Marasco, Antonio Barbera, Salvatore Ambrosino e Umberto Comiato. Con loro abbiamo incrociato la commozione sincera di Mario Schettino, l’allenatore di una stagione agonistica irripetibile: 1989/90. Farinelli consegnò al tecnico friulano un manipolo di giovani che riuscì a compiere un’autentica impresa: riportare il Savoia nel calcio professionistico dopo anni di anonimato ed umiliazioni.     

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