A cura della Redazione

Una stele dedicata a Giuseppe Veropalumbo e alle altre vittime innocenti della camorra. Le interviste e le relazioni dei "Ragazzi Protagonisti" di Libera sul tema della corruzione.

Al Liceo Artistico "de Chirico" di Torre Annunziata si è celebrata la giornata in memoria di Giuseppe Veropalumbo, Rosa Visone, Luigi D'Alessio, Costantino Laudicino e di tutte le vittime innocenti delle Mafie.

All’esterno dell’aula magna è allestita la mostra delle opere d’arte realizzate dalle studentesse e dagli studenti del'Istituto diretto da Felicio Izzo,  e delle stele. Tra le cinque creazioni, una, scelta da un ìapposita giuria di giovani studenti, sarà collocata alla rotonda Largo Veropalumbo (nei pressi del casello autostradale Torre Sud).

Introduce e coordina l’incontro l’ex magistrato e presidente del presidio oplontino di Libera, Michele Del Gaudio, che sottolinea l’importanza dei ”Ragazzi Protagonisti” delle scuole Cesaro-Vesevus, de Chirico, Graziani, Marconi, Pitagora-Croce. Ad un gruppo di loro, ha affidato la scelta tra le cinque stele esposte. Una sola verrà valutata da esperti per verificare i materiali e la resistenza alle intemperie nel tempo.

«Giuseppe Veropalumbo vive! Tra i presenti vi è anche Liberato Cafiero, fratello di un’altra vittima innocente della camorra, Luigi Cafiero». Afferma Del Gaudio prima di passare la parola ai due studenti che leggono le relazioni dal titolo “La corruzione fa schifo!”. 

Francesca Maresca spiega che la corruzione si può sconfiggere attraverso la cultura anche se lentamente, «perché la gioccia scava la roccia».

Dario Gargiulo, invece, fa notare che «la corruzione scaturisce anche dalla fuga dei cervelli dall’Italia, perché secondo le statistiche è il Paese più corrotto al mondo», citando gli scandali di Tangentopoli e del calcio-scommesse.

La parola va al primo ospite, Carmine Alboretti, giornalista vaticanista, vice direttore de La Discussione. «Il tema di oggi (quello della corruzione ndr) è molto delicato - esordisce -. Nella sua enciclica "Laudato Si'", Papa Francesco parla della corruzione che è “un cancro che ha infettato politica società e chiesa"». Prosegue poi dicendo che la corruzione si annida nel cuore umano con la frase “che male c’è?” e sostiene concludendo che "ci vuole una rivoluzione personale prima interna e poi esterna, la corruzione è nel cuore umano e si combatte con l’umiltà».

Il secondo ospite è Gianmaria Roberti, giornalista e direttore de “Il Desk”. Parla della corruzione come fatto che tutti noi tolleriamo abbastanza facilmente, facendo gli esempi di Tangentopoli, del consigliere regionale del Lazio Fiorito e del caso Berlusconi-Mondadori. «Si può anche dire “la corruzione fa schifo!” - ha affermato Roberti - ma nei fatti siamo disposti a tollerare più di quanto crediamo».

In seguito Del Gaudio dà il via alle interviste dei "Ragazzi Protagonisti" agli ospiti: Arianna Izzo, Giada Ricciardi, Rebecca Porzio, Valentina Della Ragione, Alberto Somma, Nicola Kvak.

La parola passa poi a Felicio Izzo, preside del Liceo de Chirico «Ognuno ha il suo livello di corruzione. A partire dall’alunno che copia. Per crescere iniziamo dalle piccole cose, si proceda per livelli».

Un breve intervento di Liberato Cafiero che ringrazia il dirigente scolastico della frase scritta sul manifesto alla memoria: “Occhi e labbra sono la bellezza di un volto, le porte di un’anima…”, perché gli ricorda proprio lo sguardo e il sorriso di Luigi, suo fratello, ucciso dalla camorra.

Valentina Mariniello, del Team Anticorruzione di Libera, spiega varie fasi per combattere la corruzione, con un piano anticorruzione e la trasparenza dell’amministrazione pubblica. «Libera ha adottato un ciclo di seminari per informare contro la corruzione», ha dichiarato.

Del Gaudio dà la parola a Carmela Sermino, moglie di Veropalumbo, che parla dell’Osservatorio comunale per la Legalità, da lei presieduto, come impegno di urlare giustizia. «Chiedo a tutti voi di starmi vicino in questo cammino», ha detto commossa ed emozionata.

Parla il sindaco Giosuè Starita. «Carmela è un esempio di energia positiva per tutti noi, con la solidarietà si può migliorare la società - ha detto -. Le regole sono fondamentali se ben applicate».