A cura della Redazione

«La chiusura della sede Inps di Torre Annunziata e il suo accorpamento con la sede di Torre del Greco è un classico esempio di come gli interventi di spending review continuino ad essere pensati a spese e a svantaggio dei contribuenti».

Lo ha affermato il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia, nelle sue osservazioni a margine dell’audizione del presidente dell’Inps, Tito Boeri, in Commissione Parlamentare di controllo sulle Attività degli Enti Gestori di Forme obbligatorie di Previdenza e assistenza sociale.

Puglia ha sottolineato che la chiusura della sede Inps di Torre Annunziata (avvenuta nel luglio scorso) è stata pensata «ascoltando i soli rappresentanti dei lavoratori e non l’utenza. I cittadini di Torre Annunziata - ha dichiarato ancora il parlamentare pentastellato - per raggiungere la nuova sede devono spostarsi con mezzi propri oppure, nel caso di persone anziane, devono sperare di avere sempre un parente disponibile che li accompagni».

Il senatore accusa poi i sindacati, rei di aver «sottoscritto l'accordo per la chiusura della sede. Quegli stessi sindacati - chiosa - che gestiscono i patronati ai quali potranno rivolgersi, in alternativa, i cittadini. Potrebbe, in tal caso - si chiede Puglia - ipotizzarsi anche un conflitto di interessi?».

Puglia, infine, ha "sponsorizzato" la proposta del sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, «che ha messo a disposizione dell’Inps, gratuitamente, una sede di proprietà comunale (una al Penniniello, una nella scuola di via Isonzo e un'altra in piazza Giovanni XXIII della Pace, ed inoltre, ci sarebbe anche la possibilità di trasferire la sede in un bene confiscato alla camorra in via Andolfi, ndr), dove poter istituire degli sportelli per i residenti. Proposta che, al momento, non ha avuto alcun riscontro», ha concluso il senatore del M5S.