A cura di Enza Perna

Manifestazione degli studenti di Torre Annunziata per la legalità. In seguito all’episodio della scorsa settimana, quando sono state rinvenuti droga e un ordigno nelle adiacenze dell'Istituto Cesàro-Vesevus, i ragazzi scendono in strada per rivendicare i loro diritti: lo studio e la libertà. Ma soprattutto il desiderio di vivere in una città senza camorra e malaffare. Centinaia di giovani hanno sfilato lungo le principali strade cittadine accompagnati dalle forze dell’ordine e dai loro docenti.

Inni, canzoni, striscioni. Vogliono essere liberi dalla malavita. Vogliono poter studiare in tranquillità. «E’ stato davvero spaventoso pensare che la nostra scuola fosse nel mirino della malavita - dice Gabriella, della III I dell’istituto Cesàro -. Vogliamo che siano rispettati i nostri diritti di cittadini e studenti. Siamo ragazzi che, fra tante difficoltà, si costruiscono un futuro. Non vogliamo aver paura. Non dobbiamo averne».

«Noi camminiamo insieme alle vittime della mafia e della camorra». Questo lo striscione, molto significativo, su cui ccampeggiavano le immagini di tutte le vittime della malavita a Torre Annunziata.

«Non possiamo avere paura, non dobbiamo stare zitti - dice Nicolas del Liceo de Chirico -. Lo studio è un nostro diritto, come lo è essere liberi cittadini».

Il corteo, partito stamattina (4 dicembre) da via Volta, dove ha sede il Cesàro-Vesevus, ha attraversato via Vittorio Veneto, passando per il Corso Umberto fino ad arrivare a Palazzo Criscuolo.

I giovani chiedono sicurezza, maggiori controlli, speranza, Le loro «idee non si fermeranno con la paura». 

 

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https://www.youtube.com/watch?v=6bcBRybW3KA