A cura della Redazione

Un Centro Antiviolenza per sostenere le donne vittime di ogni genere di sopraffazione. Lo annuncia il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, alla vigilia della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre.

La sede della struttura è stata già individuata dall'Amministrazione comunale con un'apposita delibera. Il Centro, che si chiamerà "Eirene", sarà aperto a tutte quelle cittadine che si trovano in difficoltà e che subiscono quotidianamente limitazioni delle loro libertà e dei loro diritti.

Una iniziativa che nasce nel nome di due torresi "martiri", vittime della criminalità: Matilde Sorrentino, la mamma coraggio che denunciò gli orchi dello scandalo pedoflia al rione Poverelli, e per questo venne uccisa sull'uscio di casa, e Rosa Visone, giovane di 16 anni colpita da un proiettile durante una sparatoria in cui perì anche il maresciallo dei carabinieri Luigi D'Alessio.

«Nella nostra città Rosa Visone e Matilde Sorrentino hanno visto spezzate le proprie esistenze dalla violenza omicida della criminalità - ha affermato il primo cittadino -. Il Comune, attraverso attività ed iniziative fattuali, proprio come quella della istituzione del Centro Antiviolenza, che potranno essere concertate con associazioni e movimenti che si battono per sconfiggere la violenza, e in particolare quella sulle donne, vuole dare il proprio contributo per fare crescere la cultura del rispetto, della diversità, dei sentimenti di accoglienza: una grande sfida culturale, che impegni l’intera nostra comunità nelle sue diverse articolazioni».