A cura della Redazione

«Quando nuoto mi sento bene - afferma emozionato Salvatore Cimmino appena giunto sulla spiaggia dell'Oplonti Beach di Torre Annunziata -, percepisco che in quegli istanti la disabilità diviene un valore. Sono qui perché vorrei che il mondo diventasse a misura di tutti, senza barriere, senza frontiere». Lo hanno atteso in migliaia sull'arenile, soprattutto giovani studenti delle scuole oplontine. Un'accoglienza che ha stupito lo stesso nuotatore, emozionato come non mai di fronte a tantissime persone. «Ringrazio tutti - ha detto ancora con il fiatone - ma ora ho bisogno di una doccia rilassante e poi sarò di nuovo in mezzo a voi».  

Salvatore era partito alle 9,00 da Vico Equense, dove un'altrettante folla entusiasta aveva assistito all'inizio della sua performance. «Supera i tuoi limiti e ti accorgerai che non esistono», questa la scritta sullo striscione che gli alunni dell’Istituto comprensivo costiero hanno dedicato all'atleta 51enne. Una traversata di 15 chilometri nell’ambito del suo «tour» mondiale «A nuoto nei mari del globo». 

Cimmino, colpito a 15 anni da un osteosarcoma e costretto all’amputazione di una gamba, si è avvicinato al nuoto 10 anni fa e da quel momento ha unito la voglia di fare sport al desiderio di diffondere un messaggio. «Ho cominciato a nuotare per motivi fisioterapici – racconta – e da lì è nata la mia passione. Andando avanti e indietro in una piscina ho iniziato a elaborare dei ponti virtuali per unire il mio mondo, quello della disabilità, con quello del resto della società. Ho cominciato una battaglia civile con l’obiettivo ambizioso di affermare il diritto di cittadinanza di chi è disabile. Un diritto che significa libertà di mobilità, poter lavorare e accedere con facilità all’istruzione».