A cura della Redazione
Sofferenza e lacrime durante la fiaccolata in memoria del piccolo Luigi Panico, 5 anni, investito da uno scooter guidato da un 17enne e morto lo scorso 29 novembre in via Ercole Ercole, in zona Rovigliano a Torre Annunziata. Proprio da quella strada è partito il corteo, formato da parenti della giovane vittima e da molti abitanti del quartiere. «Questa fiaccolata - dice uno dei promotori dell´iniziativa - vuole sensibilizzare tutta la popolazione affinché acquisisca più buon senso. Non si può morire in questo modo. Divulghiamo questo messaggio, non bisogna mai correre in auto o in moto, ma guidare con prudenza perché non vogliamo più vittime». «Mi sono sentito orgoglioso come cittadino torrese nel vedere la comunità di Rovigliano presente durante la fiaccolata - ha commentato Vincenzo Gallo, del locale Comitato di Quartiere -. Ma soprattutto apprezziamo la presenza delle istituzioni, abbiamo bisogno della presenza di tutti in ogni occasione. Nel nostro quartiere i cittadini si sentono più tutelati nel sapere che le istituzioni sono vicine alla comunità». Lo strazio e il dolore accomunavano i volti delle centinaia di persone che si sono strette attorno alla famiglia del piccolo Luigi. Antonella, la giovane madre, coinvolta anche lei nel terribile incidente, non parla, saluta i familiari e coloro che hanno voluto essere lì per testimoniare la loro vicinanza. Piange, si sente stordita. Percorre le strade dell’itinerario della fiaccolata (via Provinciale Schiti, via Postiglione e via Mortelleto), con quella fiammella accesa piangendo, sorretta dal calore dei familiari che ancora non riescono a darsi pace. La fiaccolata si è conclusa nella chiesa di San Michele Arcangelo, dove Padre Clemente e Don Franco hanno celebrato una messa in memoria del piccolo Luigi. Francesco Panico, padre del bambino, ancora provato, riesce solo a ringraziare gli intervenuti: «Ringrazio i cittadini che hanno partecipato alla raccolta fondi che sarà devoluta alla chiesa e all’associazione “Amici dei Bambini in Ospedale». All’uscita, un volo di palloncini bianchi e lanterne thailandesi, simbolo dell’ultimo saluto a Luigi. Un addio che la mamma Antonella non ha potuto dargli nel giorno dei funerali perché ancora ricoverata in ospedale. Con gli occhi rivolti al cielo, saluta il suo bambino andato via troppo presto, lasciando un vuoto e sconforto incolmabili ai tanti che l’hanno conosciuto. Data la delicatezza dell’argomento, abbiamo scelto di non fotografare questo momento. Rispettiamo il dolore di una mamma e di un padre che vogliono solo soffrire in silenzio. ENZA PERNA