A cura della Redazione
Anche questa mattina (27 marzo, ndr) i disoccupati hanno stazionato dinanzi all´ingresso di Palazzo Criscuolo. Allestito, inoltre, un gazebo in piazza Nicotera per sensibilizzare l´opinione pubblica sulla mancanza di lavoro endemica nella città oplontina e sulle ragioni della protesta. Chiedono un futuro fatto di lavoro e non di precariato. In un volantino, il movimento dei Disoccupati di Torre Annunziata e dell´area vesuviana annuncia un´assemblea pubblica per martedì 31 marzo, alle ore 9.30, che si terrà in piazza Nicotera. «La dignità di un lavoro è un diritto che è venuto sempre più a mancare negli ultimi anni, fino a scomparire quasi completamente a Torre Annunziata e nell´area vesuviana - scrivono -. Oltre alla disoccupazione, aumenta anche il tasso di disperazione, offuscando il futuro di studenti e famiglie raggirate dalle promesse di quelli che dovrebbero rappresentarci». Poi, spiegano i motivi che hanno portato alle proteste del 25 e 26 marzo scorsi, culminate con il blocco degli accessi a Palazzo Criscuolo e la conseguente impossibilità di svolgere il Consiglio comunale, e con le intimidazioni e gli insulti al presidente dell´Assise, Raffaele Di Donna. «Non potevamo più aspettare dinanzi a tanta strafottenza mafiosa dei rappresentanti del Comune di Torre Annunziata - si legge ancora nel volantino -. Ora più che mai c´è la necessità vitale di continuare. Famiglie, giovani, studenti sono le prime vittime della mala sorte costruitaci dal cinico potere politico-bancario». Infine, annunciano che «la lotta proseguirà a tempo indeterminato. Noi non molleremo - concludono i disoccupati - le condizioni di vita, anzi, di non vita, non ce lo permettono più».