A cura della Redazione
Solidarietà, conforto, spirito e preghiera. Questi i principi che hanno ispirato la XXIII Giornata mondiale del Malato istituita per volontà di San Giovanni Paolo II nel 1992. Una ricorrenza che coincide con la festa della Madonna di Lourdes dell’11 febbraio. Per la Chiesa cattolica, i destinatari di questa giornata non sono soltanto le persone ammalate, ma anche le loro famiglie, dottori, infermieri, il mondo del volontariato. Tutti coloro che detengono la responsabilità di determinare politiche sanitarie eque e giuste, o ancora, quelli che investono nella ricerca farmacologica e, non da ultime, diocesi e parrocchie del mondo. A tal proposito il cardinale Crescenzio Sepe ha voluto fortemente che il vescovo ausiliare di Napoli, Salvatore Angerami, visitasse l’ospedale “Sant’Anna e Madonna della Neve” di Boscotrecase. Nella mattina di mercoledì 11 febbraio, Monsignor Angerami, accompagnato da una piccola parte dell’équipe medica e dal direttore sanitario Nicola Vitiello, ha visitato tutti i reparti, portando la parola di Dio ai degenti e a tutti gli operatori del nosocomio di via Lenze affinché trovassero conforto nella preghiera. La giornata del malato al “Sant’Anna e Madonna della Neve” non ha di certo fermato l’immenso lavoro che ogni giorno i 350 operatori che operano njella struttura sanitaria devono svolgere. Tra i corridoi si respirava aria di serenità, data dalla presenza di un rappresentante del Signore. I volti dei medici erano soddisfatti, forse perché dopo tanto polverone sollevatosi negli ultimi anni, a cause di tragedie che hanno segnato l’ospedale e le famiglie dei pazienti coinvolti, celebrare una giornata così significativa aiuta a non demotivarsi. C’è chi sussurra che l’ospedale di Boscotrecase non sia quel posto maledetto come è stato definito, ma una struttura che funziona bene, dove si ospitano pazienti provenienti da diverse città dell’area vesuviana. Un complesso che vanta ottimi reparti di ortopedia e di cardiologia, e non solo. «Siamo onorati che la scelta del Cardinale sia ricaduta su questo ospedale - afferma il direttore sanitario Vitiello - che per le vicissitudini di questi anni, e per il futuro, vive un momento particolare. Questa struttura ha doppiamente bisogno della presenza della Chiesa e di tutte le istituzioni, le quali devono aiutarci ad assistere nel migliore dei modi i nostri malati ed assolvere il nostro compito. Un attestato di vicinanza che ci supporti anche a dispetto delle carenze di personale - prosegue Vitiello -, a fronte delle quali i dipendenti sono costretti a svolgere turni di lavoro massacranti, ed a quelle relative alle risorse economiche che serviranno a rilanciare questo ospedale. A breve, infatti, disporremo di una TAC e dell’Emodinamica, un passo importante per questo nosocomio, che sarà l’unico ad averla da Napoli a Sorrento. Noi lavoriamo ogni giorno con umiltà - conclude Vitiello -. Essere vicini a chi soffre è la nostra missione. E vogliamo assolverla con umanità e professionalità». ENZA PERNA