A cura della Redazione
La Conferenza di servizi conclusiva sul Grande Progetto Fiume Sano, tenutasi mercoledì 8 ottobre, ha sancito che l’opera si farà, nonostante il comune di Torre Annunziata abbia presentato tutta una serie di obiezioni riguardanti gli impatti negativi sul territorio. «Come prima cosa, ricorreremo al TAR Campania per la tutela dei diritti dei nostri cittadini», aveva detto il primo cittadino Giosuè Starita all’indomani dell’incontro. C’è chi però difende a spada tratta questa grande opera. «Non è una foce, ma uno scolmatore - continua a ripetere l’assessore regionle all’Ambiente, Edoardo Cosenza -. Ecco perché mi arrabbio! Non siamo riusciti a spiegare che si tratta di uno strumento residuale che entra raramente in azione. Finiti i lavori, la piena invaderà lo scolmatore solo dopo le piogge torrenziali reiterate. Esso - continua l’assessore - è un canale integrativo ed il suo utilizzo è previsto quando l’altezza d’acqua nel Sarno alla traversa di Scafati supererà di circa due metri la normale quota di scorrimento. Il comune di Torre Annunziata, infine, otterrebbe opere compensative per circa 4,5 milioni di euro, con la riqualificazione del litorale di Rovigliano «Il mio timore è che si perda una occasione irripetibile per avere un fiume sicuro e disinquinato grazie in buona parte a fondi europei. Lo dico da tecnico e non da politico (Cosenza è ingegnere nonché docente universitario, ndr), che non sono e non voglio essere. Sarei disponibile anche ad incontrare i cittadini mostrando i dati e la proiezione dell’area di Rovigliano dopo la riconversione». Ed è proprio su questo aspetto che l’assessore Cosenza, unitamente ai tecnici progettisti, nelle scorse settimane si è incontrato a Palazzo Criscuolo con il sindaco Starita, l’assessore all’Urbanistica Raffaella Celone e il dirigente dell’Ufficio Tecnico Giuseppe D’Alessio. «Il progetto relativo alle opere compensative da realizzarsi a Rovigliano - spiega l’assessore Celone - è molto superficiale. Fermo restando il nostro parere negativo sull’intera opera, va comunque precisato che abbiamo posto tutta una serie di obiezioni anche relativamente ai lavori di riqualificazione del litorale torrese. Innanzitutto l’ampliamento di via Mortelleto, non prevista nel progetto, e il tipo di pavimentazione, intervallato da aiuole, del percorso lungo tutto il litorale, fino alla darsena del cantiere Aprea. Sotto questo aspetto non abbiamo trovato resistenza da parte dell’assessore Cosenza che, anzi, ci ha invitato a suggerire eventuali miglioramenti da apportare al progetto». Ma quali dovrebbero essere le cosidd ette opere compensative? «Un parco acquatico, campi di calcetto e di tennis ed un parcheggio - continua Celone -. Nascerebbe, quindi, in riva al mare, un grande parco attrezzato, con alberi, panchine e strutture ricettive. Una grossa valvola di sfogo per i cittadini di Torre Annunziata, al cospetto di un panorama mozzafiato che parte dalla penisola sorrentina, abbraccia le isole di Capri e Ischia, e termina ai limiti del golfo di Napoli. Io penso che al di là dei nostri intendimenti - conclude l’assessore Celone - il Grande progetto Sarno si farà soprattutto dopo i tragici accadimenti di Genova. Se così sarà, allora cerchiamo di apportare i dovuti miglioramenti al progetto e di ricavarne il massimo in termini di opere migliorative per il territorio». Un suggerimento, in tal caso, lo diamo anche noi. Semmai il progetto dovesse realizzarsi, prima le opere migliorative e poi quelle relative allo scolmatore. DOMENICO GAGLIARDI