A cura della Redazione
Anche a Torre Annunziata sarà istituito un registro delle unioni civili e per il riconoscimento dei matrimoni contratti all´estero tra persone dello stesso sesso. A dirlo è Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay di Napoli e portavoce di Vesuvio Rainbow. «Il sindaco Starita - afferma Sannino - fa sapere di essere favorevole al riconoscimento delle unioni civili e di aver già avviato il percorso che condurrà a breve l´Ente ad istituire il relativo registro comunale. Sono molto contento dell´apertura del sindaco Starita - prosegue Sannino -, che è anche il sindaco della città in cui risiedo, Torre Annunziata». Torre Annunziata andrebbe così ad aggiungersi ad altre sette città della provincia di Napoli (Napoli, Portici, Pozzuoli, Torre del Greco, Casoria, Anacapri e Melito) che hanno manifestato la loro disponibilità a tutela dei diritti di coppie di fatto ed unioni tra persone omosessuali e lesbiche. E presto arriverà il registro anche nei Comuni di Pompei e Piano di Sorrento. L’osservatorio vesuviano LGBT, Vesuvio Rainbow, frutto della collaborazione tra Arcigay Napoli, Catena Rosa, Federconsumatori e Verso Sud, attraverso richieste ufficiali, aveva avviato nei mesi scorsi una serie di incontri con gli amministratori locali per attivare sul territorio vesuviano politiche volte al miglioramento delle condizioni di vita delle persone gay, lesbiche e trans: dall’istituzione dei Registri delle Unioni Civili al riconoscimento dei matrimoni contratti all’estero; dall’ampliamento delle politiche di pari opportunità all’adesione alla rete Re.a.dy che connette le Istituzioni territoriali per implementare le azioni di contrasto alle discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. «Dopo i primi risultati positivi del lavoro di questi mesi - conclude Sannino -, l’osservatorio Vesuvio Rainbow continuerà su questa strada estendendo la richiesta di un impegno concreto a tutte le amministrazioni vesuviane affinché possano essere adottate politiche di contrasto alle discriminazioni sui luoghi di lavoro, nella pubblica amministrazione e nelle scuole».