A cura della Redazione
Si è sempre detto che l´abbandono degli spazi cittadini spesso conduce a degrado ed inevitabili azioni di inciviltà. Da tempo c´è chi a Torre Annunziata cerca di porre rimedio a tutto questo. Risultano, al riguardo, propiziatorie le azioni delle Associazioni e di liberi cittadini che con grande senso civico e di appartenenza hanno tentato più volte di intervenire lì dove spesso si notano tali disagi. Dopo il non ultimo caso di Piazza Matteotti, con un gruppo di cittadini che volle sottrarre al degrado e allo sversamento illegale di rifiuti l´area, ridonandola alla vita civile, è la volta della Rampa Nunziante. Per l´ennesima volta i volontari dell´associazione Torresi nel Mondo si sono dedicati al ripristino del decoro di questo meraviglioso scorcio della città, ma in tal caso hanno superato ogni aspettativa. Dopo la "solita" ritinteggiata del parapetto c´è chi ben ha pensato, tra i membri del sodalizio presieduto da Oscar Guidoni ed un´azienda locale specializzata in promozioni pubblicitarie, di riappropriarsi di uno spazio storico, di proprietà delle Terme Vesuviane, in modo ludico. Lì dove un tempo sorgeva l´ingresso principale per le sottostanti antiche Terme Nunziante, oggi Vesuviane, spazio murato da decenni e più volte vittima dei "writers" locali, è stato realizzato un frangente di storia che rievoca l´antico fascino del luogo con la riproduzione di un´immagine di fine ´800, che riflette l´antica torre esagonale delle Terme Montella una volta ivi esistenti. Non c´è dubbio, questo genere di iniziative piace tantissimo a chi di lì passa, suscitando curiosità e apprezzamento per l´opera svolta in totale gratuito patrocinio da parte della D&S Associati di Ciro Servillo. E proprio quest´ultimo ha avanzato l´ipotesi di continuare in tali azioni di senso civico, che saranno attuate in futuro lì dove risultano evidenti spazi vuoti da "occupare" con una finestra rivolta sulla storia locale. In pratica, sarebbe la ri-creazione di un itinerario storico esplicativo da offrire al passante distratto. VINCENZO MARASCO