A cura della Redazione
La Madonna di Montevergine a Torre Annunziata. Sabato 17 maggio, l´immagine sacra sarà accolta da frate Pasquale Piccolo alla chiesa del Sacro Cuore, in via XXIV Maggio, dalla quale verrà poi trasferita, con il saluto dei bambini della parrocchia e in processione, presso il Santuario dello Spirito Santo di Don Pasquale Paduano. Ma qual è la storia di questa Vergine che è venerata in tutto il mondo? Nei dintorni di Mercogliano (AV) si trova il santuario fondato da San Guglielmo da Vercelli nel maggio del 1124. San Guglielmo, circa otto secoli fa, era venuto su questo monte per dedicarsi ad una vita di solitudine e di preghiere, ma un giorno gli apparve Gesù il quale gli comandò di fondare un tempio e di dedicarlo alla Madonna. Naturalmente il Santo obbedì e fu così che ebbe origine il Santuario di Montevergine. Nel 1310, da Napoli, venne portata in processione una Madonna che la leggenda dice dipinta da S. Luca e che il popolo chiama affettuosamente "Mamma Schiavona", per il colore scuro del volto che ricorda la nostra Madonna della Neve. Tra il 1378 ed il 1588 il santuario di Montevergine visse una profonda crisi sia dal punto di vista spirituale che economico, ma all´inizio del XX secolo la situazione migliorò notevolmente, ed il santuario ritornò a godere dell´antica fama, diventando uno dei più visitati del Sud. Addirittura, durante la seconda guerra mondiale, precisamente dal 1939 al 1946, ospitò segretamente la Sacra Sindone di Torino che era fortemente bramata da Adolf Hitler. Notevoli furono le novità in questo periodo, come la ristrutturazione della foresteria del monastero e della basilica antica, e l´apertura nel 1956 della funicolare che collegava il centro di Mercogliano al santuario in pochi minuti, evitando ai pellegrini una strada stretta e tortuosa. Nel 1961 ci fu l´inaugurazione della nuova basilica sul cui altare maggiore venne posto il quadro della Madonna. Sempre agli anni Sessanta risalgono la cripta che contiene le spoglie di San Guglielmo, la sala degli ex voto ed il museo. Il santuario era meta di pellegrinaggio da maggio ad ottobre, i fedeli venivano a piedi o per mezzo di carri e calessini festosamente infiorati. Oggi, naturalmente, si giunge al santuario con bus o auto, l´usanza di addobbare i veicoli è ancora conservata. File di penitenti, intanto, quasi sempre donne, salgono su per la Scala Santa che porta all´ingresso della chiesa. Gradino per gradino, trascinandosi sulle ginocchia e recitando preghiere. Nel salire il Monte, s´incontra pure la cosiddetta "Sedia della Madonna", detta "Sedia Santa", che è un piccolo incavo naturale nella roccia, dove è tradizione riportare che la Madonna si fosse seduta per riposarsi, stanca dal cammino, e che nel sedersi il vano del monte si fosse ingrandito tanto da formare una comoda seggiola. Sembra ai viandanti che Nostra Signora sia ancora seduta in quel anfratto, e i devoti non mancano di riposare anch´essi lì, anche per acquistarsi "l´indulgenza plenaria". L´arrivo della Santa immagine alla Chiesa dello Spirito Santo sarà seguito dalla Messa Solenne presieduta dal Padre Benedettino Massimo Bertoncello, Sacrista maggiore del santuario di Montevergine, ed esorcista rettore. Domenica 25 maggio, i bambini che faranno la comunione, offriranno “il giglio alla Madonna” ed alle ore 18 la messa solenne sarà presieduta dall´Abate Emerito del Santuario di Montevergine, Umberto Beda Paluzzi. ANNA ARICO´