A cura della Redazione
Combattere il degrado con l’impegno civico. E’ il messaggio lanciato dal Liceo Pitagora-Croce di Torre Annunziata, che dopo anni di battaglie può finalmente esultare per un importante traguardo raggiunto: la tendostruttura situata nello spiazzale della scuola di via Tagliamonte sarà ristrutturata. Venerdì 13 settembre è stata sottoscritta ufficialmente la consegna dei lavori alla ditta M.D. Group srl, aggiudicataria dell’appalto. Si tratta di interventi di manutenzione straordinaria che porteranno al ripristino e alla piena funzionalità dell’impianto, da anni simbolo di degrado ed abbandono. Sediolini rotti e divelti, mura imbrattate e decadenti, copertura lacerata in più punti. Questo era la tendostruttura, un luogo sottratto alla disponibilità degli studenti a causa dell’incuria e dell’immobilismo delle Istituzioni. L’assiduo pressing del dirigente scolastico Benito Capossela ha compiuto il “miracolo”. E così la Provincia di Napoli, su cui ricade la competenza dell’Istituto scolastico, ha stanziato i fondi necessari alla ristrutturazione della struttura. Poco meno di un milione di euro per l’intervento. Una vittoria che vede protagonisti i liceali, che nel corso degli anni hanno adottato diverse iniziative di sensibilizzazione sulla necessità di riappropriarsi di spazi necessari all’aggregazione e all’incontro. Come quella del novembre 2011, quando insieme ai docenti, armati di scope e palette, ripulirono l’area invasa dai rifiuti e giacente nel più totale degrado. Lunedì 23 settembre, alle ore 11, la cerimonia ufficiale della posa della prima pietra. Un atto simbolico, che porta con sè una valenza straordinaria, «l’inizio di una primavera torrese», come ha entusiasticamente affermato il dirigente Capossela. La data dell’evento è altrettanto simbolica, e la sua scelta non è stata casuale. Il 23 settembre 1985 veniva ucciso dalla camorra Giancarlo Siani, giovane giornalista “precario” de Il Mattino, corrispondente da Torre Annunziata. I suoi articoli scomodi sulle connivenze tra politica e malavita nella città oplontina gli costarono la vita. Sul solco tracciato da Siani, fondato sui valori di libertà, giustizia, democrazia, uguaglianza e solidarietà, il Liceo ha avviato un percorso iniziato il 23 settembre 2011, che da semplice momento commemorativo ha assunto, nel tempo, «una connotazione di più ampia portata, tanto che il messaggio di Siani ha rivestito ben altro spessore: puntare sulle giovani generazioni, sulla loro formazione morale, culturale e civica grazie ad Istituzioni come la scuola», spiega Capossela. Ed è su queste basi che gli stessi ragazzi hanno chiesto con forza la riattivazione della tendostruttura. In una città come Torre Annunziata, che poco o nulla offre ai suoi giovani, anche un campo di basket o di calcetto può rappresentare il giusto viatico verso la crescita educativa e sociale. Da non sottovalutare, inoltre, la valenza di una struttura che sia in grado di garantire, alle tante società ed associazioni sportive oplontine, uno spazio in cui svolgere le proprie attività. Spesso, molti sodalizi sono costretti ad emigrare altrove a causa della mancanza di strutture idonee. Altre volte, invece, le aree a disposizione sono del tutto indaguate ad ospitare competizioni anche di livello nazionale. Il recupero della tendostruttura si inserisce più che positivamente in tale contesto. E dunque, grazie preside! Grazie Liceo! Grazie ragazzi! La rinascita di Torre Annunziata non è un miraggio. DOMENICO GAGLIARDI (dal periodico TorreSette del 20 settembre 2013)