A cura della Redazione
Sono bastate due giornate di iniziative per popolare le strade del centro storico di Torre Annunziata. Un weekend, quello dell’1 e 2 giugno, in cui la gente ha ritrovato il gusto di passeggiare tra gli stands di prodotti artigianali (domenica mattina) e divertirsi ascoltando buona musica sulle Rampe che conducono al mare (sabato e domenica sera). Va detto subito che il merito va all’associazione “Pandora” e a quelle che hanno promosso il progetto “JA”, che si sono mosse su due campi diversi. La prima, con l’organizzazione di un mercatino domenicale lungo i Corsi principali della città; le altre, con la valorizzazione delle Rampe attraverso murales e spazi musicali. Il concerto di James Senese, in Largo Ferriera Vecchia, ha concluso una due-giorni in cui i cittadini torresi si sono riappropriati di spazi oramai dimenticati, lasciati per troppo tempo all’incuria e all’abbandono. Un problema sollevato già una decina d’anni fa dall’associazione Sicu.Mera che, grazie anche alle sue iniziative sulle Rampe, spinse l’Amministrazione comunale ad eseguire i lavori per la loro riqualificazione. Da allora, però, non è stato fatto nulla per riportare un po’ di vivibilità in quei luoghi e così tutto è ritornato nel degrado più assoluto. Un primo passo verso il recupero delle Rampe è stato fatto dal gestore del Bar Ghezzi, Gerardo Fiorillo, che ha riqualificato, a proprie spese, la Discesa Equipaggi recuperando una terrazza con uno splendido panorama, e mettendola a disposizione della sua clientela. Un’altra novità è stata la recente apertura del ristorante “La Rampa del Porto”, ubicato proprio tra le scale dell’omonima Rampa. Per quanto riguarda questi due luoghi, quindi, la vivibilità è a portata di mano, e sin da adesso si nota e un via vai di persone che utilizzano queste antiche “scorciatoie” per raggiungere il litorale oplontino. E’ indubbio, quindi, che qualcosa sta cambiando. E il cambiamento viene soprattutto dai giovani e dalle forze imprenditoriali torresi. In duecento metri, nel centro-sud della città, si sono concentrate diverse attività commerciali gestite per la maggior parte da giovani, con una buona capacità di attrazione: Torre Birraia, La Tripperia del Corso, Bar Massè, Bar Ghezzi, La Rampa del Porto e Nonsolocaffè. Senza considerare che in questo tratto di strada c’è l’unico cine-teatro di Torre Annunziata: il Politeama. A questo punto l’azione dell’Amministrazione comunale potrebbe essere determinante per il rilancio di questa zona. Come? Innazitutto programmando di nuovo la rassegna teatrale autunno-inverno che tanto successo ha avuto negli anni addietro. Spettacoli di attori professionisti che richiamerebbero centinaia di spettatori, con un ritorno anche economico per le attività di ristorazione lì presenti. E poi, per quest’estate, mettere a disposizione della collettività uno spazio di aggregazione che non sia eslusivamente la Villa comunale. Il molo Crocelle, quella parte interdetta al traffico portuale, potrebbe fare al caso. L’area andrebbe attrezzata in modo simile all’ultima manifestazione di Pastafest, nell’anno 2009. Forni per pizze, stand culinari con tavoli e sedie, fiera dell’artigianato locale, oltre ad un’area per spettacoli con palco e posti a sedere. Solo così potremo arrestare l’emorragia dei torresi verso le altre località turistiche non molto lontane da noi. ANTONIO GAGLIARDI (dal settimanale TorreSette del 7 giugno 2013)