A cura della Redazione
Una fontana ornamentale, con meridiana e getti di acqua in vasca, e fari led che ad ogni ora cambiano colore. E’ questo il “gioiello” architettonico che verrà posizionato in sostituzione della rotatoria di piazza Imbriani. La fontana si inserisce in un più vasto progetto di riqualificazione che prevede anche il restyling della vicina piazza Risorgimento. Il Comune di Torre Annunziata ha pubblicato nei giorni scorsi il bando per i lavori, il cui importo ammonta a 231 mila euro mila euro, rivenienti da un mutuo acceso presso la Cassa Depositi e Prestiti. La gara d’appalto verrà espletata dalla Stazione Unica Appaltante l’11 aprile prossimo (il 18 in seconda seduta pubblica). Il progetto è stato redatto dal personale dell’Ufficio Tecnico Comunale, con a capo l’ingegnere Vincenzo Di Giovanni. Il progettista è l’architetto Gino Di Donna, coadiuvato dai geometri Gerardo Maresca e Antonio Ascolese. La riqualificazione di piazza Imbriani prevede l’arretramento dei marciapiedi e la ripavimentazione, oltre che della stessa piazza, anche di viale Manfredi, via S. Alfonso de’ Liguori e traversa Plinio, strade che vanno a confluire poprio in piazza Imbriani. Allo stesso modo sarà risistemata la vicina piazza Risorgimento (quella dove ha sede la Stazione Fs di Torre Annunziata Centrale), dove dovrebbe sorgere anche la casetta dell’acqua. Una postazione presso la quale i cittadini possono rifornirsi di acqua gassata e naturale al costo di 6 centesimi al litro. La fontana, come detto, è l’elemento caratteristico dell’intero progetto. La struttura circolare, che ricorda in chiave stilizzata lo skyline del Vesuvio, è rivestita in pietra vesuviana ed è circondata da marciapiede. «Non sarà solo ornamento e decoro - ci spiega l’architetto Di Donna -, ma è anche un “segno” riferito allo scorrere del tempo, alla presenza degli elementi naturali come l’acqua, e delle “direzioni”». Osservando il grafico, è infatti possibile notare il disegno di una rosa dei venti innestata sul marciapiede circolare, ad indicare i punti cardinali (Nord, Sud, Ovest ed Est), e le posizioni geografiche del patrimonio paesaggistico ed ambientale del territorio: il Vesuvio, i siti archeologici di Pompei ed Oplontis, la costa, il mare, le isole di Ischia e Capri. Un modo per accogliere i “forestieri” che transitano da quelle parti ed indirizzarli verso le bellezze della città e della regione. «Inoltre - prosegue Di Giovanni - è previsto il ridisegno degli spazi contigui (area pedonale) con risistemazione dei marciapiedi, illuminazione, arredo urbano e la creazione di un’area a verde». Il restyling di piazza Imbriani è senza dubbio un importante tassello per lo sviluppo della zona che, lo ricordiamo, è il crocevia tra Torre Annunziata, Pompei ed i comuni vesuviani. Senza considerare che nelle vicinanze è situata la Stazione delle Ferrovie dello Stato, altro snodo fondamentale per i trasporti. D’altronde, l’arretramento previsto dei marciapiedi (circa due metri) consentirà al traffico veicolare di essere più scorrevole e meno caotico. Tuttavia, saranno ridotti inevitabilmente gli spazi per i pedoni e non è da escludere il rischio che le auto possano “impossessarsi” della piazza avendo maggiore spazio a disposizione per circolare e sostare. Il nuovo disegno di piazza Imbriani si discosta notevolmente da quanto il Comune oplontino mise in atto nel lontano 1999. Allora si pensò di rendere la piazza maggiormente fruibile dai cittadini, allargando i marciapiedi ma vietando assolutamente la sosta delle vetture. A tal proposito fu aperto una sede distaccata dei vigili urbani, nella vicina via Roma, il cui scopo era quello di vigilare per il rispetto del dispositivo di traffico nell’area. Ma l’iniziativa durò ben poco. I commercianti della piazza diedero luogo ad una protesta molto veemente, bloccando il traffico e rovesciando in strada i contenitori dei rifiuti. La loro preoccupazione era che la mancata sosta delle auto nella piazza avrebbe ridotto sensibilmente il loro giro d’affari. L’Amministrazione comunale, pertanto, ritornò sulla sua decisione: abolì la sede distaccata della polizia locale e consentì la sosta (spesso selvaggia) delle auto lungo tutta la piazza. A discapito della fluidità del traffico pesante diretto al porto torrese, che creò più di un problema alla viabilità ordinaria. DOMENICO GAGLIARDI (dal settimanale TorreSette del 8 marzo 2013)