A cura della Redazione
Giornata infernale per il trasporto pubblico. Come se non bastassero le avverse condizioni meteo, gli utenti hanno dovuto fare i conti con l´ennesimo sciopero che ha riguardato i lavoratori della Circumvesuviana, che protestano per il mancato pagamento degli stipendi e le incertezze sul loro futuro occupazionale. Treni fermi per 24 ore a causa dello stato di agitazione proclamato dall´OrSA Circumvesuviana. «La Circumvesuviana - si legge in una nota del Coordinamento del sindacato - non è riuscita a far partire tutti i treni previsti per legge nelle fasce di garanzia (6:17-8:03 – 13:17-17:33), non perché non ci fosse il personale, anzi, ma perché erano in esercizio un numero inadeguato di elettrotreni per poter effettuare il servizio minimo nelle 6 ore totali delle due fasce di garanzia, che giova dirlo, sono stabilite dalla Circumvesuviana. La mala gestione di questo evento è esclusivamente ascrivibile alla dirigenza aziendale che è solerte solo quando si tratta di replicare alle nostre comunicazioni, ma che nei fatti nulla fa per venire incontro alle esigenze dei cittadini». Il sindacato denuncia poi due aggressioni subite dal personale della Circum. «Ieri mattina, poco prima delle 8:30, un collega macchinista, in servizio sul treno 17 è stato aggredito da alcuni viaggiatori nella stazione di Barra, al punto da dover ricorrere alle cure dei sanitari in ospedale. Ieri pomeriggio, poco prima delle 15, le colleghe di servizio all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) di Napoli Porta Nolana, hanno subito lo stesso “trattamento”…, - recita ancora il comunicato -. Questi due casi di aggressione, che potevano anche avere dei risvolti drammatici, si commentano da soli. Oramai il personale della Circumvesuviana viene additato come responsabile di tutti i mali che affliggono, non solo l’azienda, ma anche il mondo intero… I responsabili veri sono altri».