A cura della Redazione
Il destino della Oplonti Multiservizi al centro della prossima conferenza dei capigruppo, in programma lunedì alle ore 9 a Palazzo Criscuolo. All´incontro parteciperanno anche le RSA di Cgil, Cisl, Uil e Usb. Il dibattito sul futuro della società che gestisce, tra gli altri, il servizio di igiene urbana a Torre Annunziata, è quanto mai acceso. Da un lato, l´intenzione dell´Amministrazione comunale, sempre più orientata verso la «liquidazione» della società che, lo ricordiamo, ha nel Comune il suo socio di maggioranza (51 per cento delle quote). Dall´altro, le preoccupazioni dei sindacati e dei 112 lavoratori circa il loro futuro occupazionale. Il contratto tra la Multiservizi ed il Comune è scaduto il 31 dicembre dello scorso anno, per poi essere prorogato prima fino al 30 giugno 2012 e, in ultimo, fino al 31 dicembre prossimo. A complicare la situazione è intervenuto anche il decreto-legge emanato dal Governo Monti sulla spending review, che ha introdotto una nuova disciplina delle società pubbliche attraverso la riorganizzazione, la messa in liquidazione o la privatizzazione delle stesse. La legge dispone che le società controllate direttamente e indirettamente dalle pubbliche amministrazioni, e che non svolgano un pubblico servizio, devono procedere alternativamente o allo scioglimento entro il 31 dicembre 2013, oppure alla privatizzazione entro il 30 giugno 2013, attraverso l’alienazione, con procedure di evidenza pubblica, dell’intera partecipazione detenuta dalla pubblica amministrazione alla data di entrata in vigore del decreto ed alla contestuale riassegnazione senza gara del servizio per cinque anni, non rinnovabili, a decorrere dal 1 gennaio 2014. In pratica, dunque, il Comune potrebbe decidere di vendere la sua quota azionaria ad un soggetto privato. E qui subentra un altro "intoppo". Per realizzare questa operazione, bisognerebbe quantificare il debito che lo stesso Ente ha nei confronti della società, cosa che non è mai avvenuta. Solo una cosa, in tutta questa intricata vicenda, sembra essere certa: bisognerà risolverla entro fine anno, altrimenti c´è il rischio che da gennaio i rifiuti non vengano più raccolti.