A cura della Redazione
E´ inutile dire che se in una città non vengono rispettati i valori e i simboli di base del vivere civile e delle istituzioni, significa che davvero ci sono degli enormi problemi socio-culturali da affrontare. A Torre Annunziata, oramai da anni, è sempre il monumento agli eroi della Grande Guerra del 1915-18 a farne le spese con i continui imbrattamenti da parte dei ragazzini che frequentano la piazza e che in alcuni casi non risparmiano di trasformarlo in parte di uno stadio da calcio. Ovviamente c´è da ricordare, a questo punto, che il monumento dedicato ai caduti non è una semplice opera realizzata in una città. Rappresenta la massima espressione di gratitudine nei confronti di coloro che si sono immolati per difendere il diritto dei confini della Nazione durante i tre tragici anni che hanno strappato dalle loro terre le vite di milioni di giovani italiani, e per essere ancora più chiari, di migliaia di torresi. A contribuire allo scempio a cui giornaliermente deve far fronte il nostro "Sacrario della Patria", come non mai, c´e´ anche la sua "trasformazione" in palco per karaoke o per l´esibizione di artisti neomelodici. A tuonare, dopo varie accuse per quanto accade, già da alcuni mesi per altro, sono i membri dell´associazione politico-culturale di Torre Annunziata "Oplontiamo" che rendono noto, con un comunicato postato su www.oplontiamo.com, la valutazione di uno studio che prevede la presentazione di una denuncia per vilipandio alla Procura della Repubblica destinata a tutti coloro che si sono macchiati di tale, e speriamo ultima, nefandezza nei confronti dei nostri caduti. VINCENZO MARASCO